Ocse meno ottimistica sulla crescita italiana: previsioni riviste al ribasso

Ocse meno ottimistica sulla crescita italiana: previsioni riviste al ribasso

Ocse rivede al ribasso le previsioni di crescita: Italia in sofferenza

L'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) ha pubblicato oggi una revisione al ribasso delle sue previsioni di crescita economica globale, dipingendo un quadro tutt'altro che roseo per l'economia mondiale e, in particolare, per l'Italia. La nuova stima del Pil globale si attesta al 2,9% sia per il 2025 che per il 2026, un dato inferiore rispetto alle previsioni precedenti. Questo rallentamento, secondo l'Ocse, è principalmente attribuibile all'incertezza geopolitica e all'impatto negativo dei dazi commerciali sulle attività produttive internazionali. La fiducia degli investitori, già fiacca, ne risulta ulteriormente compromessa.

La situazione italiana non è migliore. L'Ocse ha tagliato le sue previsioni di crescita del PIL anche per il nostro Paese, prevedendo ora un incremento dello 0,6% nel 2025 e dello 0,7% nel 2026. Si tratta di una revisione al ribasso significativa rispetto alle stime precedenti, che evidenzia le difficoltà che l'Italia sta affrontando nel contesto di un'economia globale in rallentamento. I fattori che contribuiscono a questa debole performance includono la persistente inflazione, la situazione internazionale complessa e le sfide strutturali dell'economia italiana, che necessitano di interventi mirati per essere affrontate efficacemente. L'incertezza politica interna non contribuisce certamente a migliorare il quadro.

L'Ocse ha sottolineato la necessità di politiche economiche robuste e coordinate a livello internazionale per contrastare il rallentamento della crescita globale. Per l'Italia, in particolare, si raccomanda una maggiore attenzione alle riforme strutturali volte a migliorare la produttività, a ridurre il peso del debito pubblico e ad attrarre investimenti esteri. Senza un intervento deciso e tempestivo, il rischio di una stagnazione prolungata rimane concreto, con conseguenze negative per l'occupazione e il benessere sociale.

La pubblicazione del rapporto dell'Ocse ha suscitato immediate reazioni nel mondo politico ed economico. L'urgenza di adottare misure concrete per rilanciare la crescita è stata ampiamente sottolineata, con un appello pressante all'azione da parte di governi e istituzioni internazionali. Il monitoraggio costante dell'evoluzione economica globale e l'implementazione di politiche economiche lungimiranti appaiono ora più che mai cruciali per affrontare le sfide che ci attendono.

È fondamentale, conclude l'Ocse, rafforzare la cooperazione internazionale per affrontare le sfide globali e creare un ambiente economico più stabile e prevedibile. Solo attraverso una strategia coordinata e un impegno comune sarà possibile promuovere una crescita economica sostenibile e inclusiva a livello mondiale.

(03-06-2025 09:55)