Nuovo decreto sicurezza: stretta sulle manifestazioni non autorizzate.
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Decreto Sicurezza: Proteste nel Mirino, Codice Penale Rimodellato
BRIl recente decreto sicurezza sta sollevando un polverone nel panorama politico e sociale italiano. BRAl centro del dibattito, modifiche significative al codice penale e di procedura penale, percepite da molti come un'esplicita stretta sulla libertà di manifestazione e dissenso. BRBRLe nuove disposizioni, definite da alcuni come una norma "anti-Gandhi" per la sua presunta intenzione di reprimere proteste pacifiche, intervengono su diversi fronti. BRTra le misure più contestate, l'inasprimento delle pene per i reati commessi durante manifestazioni, in particolare quelle legate a infrastrutture strategiche come la Torino-Lione e il Ponte sullo Stretto. BRQuesto ha generato forti critiche da parte di movimenti sociali e associazioni che denunciano un tentativo di criminalizzare il dissenso e limitare il diritto di manifestare liberamente le proprie opinioni. BRBRUn'altra novità controversa riguarda il rinvio obbligatorio della pena per le donne incinte. BRIl decreto, infatti, elimina l'automatismo del differimento della pena, lasciando al giudice la discrezionalità di valutare caso per caso. BRQuesta modifica ha suscitato preoccupazione tra le associazioni che si occupano di diritti delle donne, le quali temono che possa portare a una detenzione più frequente di madri e bambini, con conseguenze negative sul loro benessere. BRBRIn parallelo, il decreto introduce l'obbligo di bodycam per le forze dell'ordine durante operazioni di ordine pubblico. BRQuesta misura, presentata come uno strumento per garantire maggiore trasparenza e accountability, è accolta con favore da alcuni, ma solleva anche interrogativi sulla privacy e sulla gestione dei dati raccolti. BRBRLe modifiche introdotte dal decreto sicurezza, quindi, appaiono ampie e destinate a generare un acceso dibattito nel Paese, con implicazioni significative sul piano dei diritti civili e delle libertà individuali.```(
