Caso Garlasco: i Poggi chiedono chiarezza e fine alle speculazioni

Delitto di Garlasco: la famiglia Poggi si ribella alla "campagna diffamatoria"
"Basta insinuazioni e ricostruzioni da romanzo". Con queste parole, cariche di rabbia e amarezza, i legali della famiglia Poggi hanno denunciato una pesante campagna diffamatoria che, a loro dire, sta investendo i genitori di Chiara Poggi, la giovane assassinata a Garlasco nel 2007. A distanza di anni dal terribile delitto, la famiglia si ritrova nuovamente al centro di un vortice mediatico, accusando alcuni organi di informazione e i social media di diffondere ricostruzioni false e accuse infondate.
Secondo quanto dichiarato dai rappresentanti legali, questa nuova ondata di attacchi sta causando un profondo dolore e una sofferenza inenarrabile alla famiglia, già provata da anni di lutto e di battaglie giudiziarie. Si parla di una vera e propria "assedio mediatico", con insinuazioni che riaprono ferite mai rimarginate e che gettano ombre su una vicenda giudiziaria complessa e, a detta dei legali, già ampiamente chiarita nei suoi risvolti principali.
La famiglia Poggi, tramite i suoi avvocati, chiede con forza il rispetto del dolore e della memoria di Chiara. Si invoca una maggiore attenzione da parte dei media, affinché si eviti la diffusione di notizie non verificate e di illazioni che potrebbero nuocere alla ricerca della verità e alla serenità dei familiari della vittima. La richiesta è chiara: stop alle speculazioni, stop alle ricostruzioni fantasiose, stop al tentativo di riaprire un caso giudiziario già concluso. L'obiettivo è tutelare il ricordo di Chiara e garantire alla famiglia la possibilità di elaborare il lutto, senza essere costantemente bersagliata da una gogna mediatica.
In un momento storico dove la velocità della diffusione delle notizie online è esponenziale, è fondamentale che la responsabilità e l'etica professionale guidino l'informazione. Questo caso, ancora una volta, ci ricorda quanto sia importante distinguere la verità dalle speculazioni e come la ricerca del sensazionalismo possa causare danni irreparabili alle vittime e alle loro famiglie. I legali hanno annunciato azioni legali contro chi si è reso responsabile di diffamazione. La battaglia per la verità e per il rispetto della memoria di Chiara Poggi, dunque, continua anche al di fuori delle aule giudiziarie.
Si attende ora una presa di posizione da parte degli organi di informazione coinvolti nella presunta campagna diffamatoria. La vicenda evidenzia, ancora una volta, la delicatezza della copertura mediatica di casi giudiziari di grande impatto emotivo, soprattutto quando coinvolgono famiglie in lutto.
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