Unione Europea e Stati Uniti: dazi quintuplicati contro Mosca

Von der Leyen sferza la Russia: dazi al 500% sull'energia, in sinergia con gli USA
Ursula von der Leyen ha annunciato oggi misure drastiche per colpire il settore energetico russo, in risposta all'aggressione in Ucraina. La presidente della Commissione Europea ha dichiarato che l'Unione Europea, in stretta collaborazione con gli Stati Uniti, sta preparando l'introduzione di dazi doganali fino al 500% su prodotti energetici provenienti dalla Russia. Questa mossa, secondo von der Leyen, rappresenta uno strumento "molto potente" per ridurre le entrate della Russia e indebolire la sua capacità di finanziare la guerra.
La decisione, presa in seguito ad un'intensa collaborazione transatlantica, mira a colpire duramente l'economia russa, puntando su uno dei settori più importanti per le entrate del bilancio statale. "Non tollereremo che la Russia utilizzi le sue risorse energetiche come arma", ha sottolineato von der Leyen in una conferenza stampa. "Questi dazi, insieme ad altre sanzioni già in vigore, rappresentano un segnale chiaro e inequivocabile della nostra determinazione a sostenere l'Ucraina e a difendere i nostri valori".
La presidente ha inoltre evidenziato l'importanza della cooperazione internazionale nella lotta contro l'aggressione russa. "L'azione coordinata tra l'UE e gli Stati Uniti è fondamentale per massimizzare l'impatto delle sanzioni e per garantire che la Russia sia costretta a rispondere delle proprie azioni", ha affermato. Si attendono nei prossimi giorni maggiori dettagli sull'implementazione dei dazi, incluse le specifiche categorie di prodotti energetici interessati e le tempistiche di entrata in vigore.
L'annuncio di von der Leyen è stato accolto con favore da molti paesi europei, che hanno sottolineato l'importanza di una risposta decisa e coordinata all'aggressione russa. L'efficacia a lungo termine di queste misure rimane tuttavia oggetto di dibattito, con alcuni esperti che sottolineano la necessità di una strategia più ampia per ridurre la dipendenza dell'Europa dalle risorse energetiche russe.
Questa nuova tornata di sanzioni rappresenta un'escalation significativa nella guerra economica contro la Russia, e si prevede che avrà ripercussioni significative sia sull'economia russa che sui mercati energetici globali. Il mondo osserva con attenzione gli sviluppi futuri e le possibili reazioni di Mosca.
(