**Aggiornamenti dal fronte ucraino: raid russi su Kharkiv, vittime civili. Trump giustifica l'operato di Mosca.**

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"Spero di no": La Preoccupante Risposta del Presidente USA sul Rischio Nucleare
La tensione internazionale rimane alta, con la guerra in Ucraina che continua a generare preoccupazione e instabilità. Il conflitto, entrato in una fase cruciale, vede escalation di violenza e minacce che alimentano il timore di un'escalation nucleare.
Il Presidente degli Stati Uniti, interpellato sulla possibilità di un simile scenario, ha risposto con un laconico "Spero di no", una dichiarazione che, pur esprimendo un desiderio di scongiurare il peggio, non placa del tutto l'ansia diffusa. La brevità della risposta ha sollevato interrogativi e interpretazioni divergenti tra analisti e osservatori internazionali.
Nel frattempo, la situazione sul campo rimane critica. Kharkiv è stata nuovamente colpita da attacchi russi nella notte, con il tragico bilancio di 2 morti. Le infrastrutture civili sono state pesantemente danneggiate, e la popolazione locale vive in costante stato di allerta. La città, situata vicino al confine russo, è da tempo un bersaglio prioritario delle forze di Mosca.
A far discutere sono anche le dichiarazioni di Trump, il quale ha affermato che "Putin ha motivo di bombardare". Queste parole hanno suscitato forti reazioni, con accuse di giustificare, se non addirittura incoraggiare, l'aggressività russa. La complessità della situazione geopolitica è evidente, con diverse voci che si levano per commentare e interpretare gli eventi in corso.
L'Ucraina continua a chiedere sostegno internazionale per fronteggiare l'offensiva russa e proteggere la propria popolazione. La comunità internazionale è divisa sulle strategie da adottare, con alcuni paesi che invocano misure più drastiche e altri che preferiscono la via diplomatica.
BR L'evolversi della situazione rimane incerto, e il mondo intero trattiene il fiato di fronte alla prospettiva di un'ulteriore escalation del conflitto.
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