Ecco un titolo riformulato: **Meloni rilancia: più margine per la difesa europea, anche con titoli comuni.**

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**Meloni incontra Costa: braccio di ferro sul riarmo UE, sponda con Macron sul debito**
Roma, [data odierna] - La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio Europeo, António Costa, per un confronto serrato sulle priorità dell'agenda europea. Al centro del colloquio, la complessa questione del finanziamento del riarmo europeo, con posizioni che appaiono ancora distanti tra Roma e Bruxelles.
L'incontro, definito "cordiale ma franco" da fonti governative, ha visto la Meloni insistere sulla necessità di modifiche sostanziali al piano di finanziamento del riarmo proposto dalla Commissione Europea. La premier italiana ha ribadito la sua contrarietà a nuove regole di bilancio che penalizzerebbero gli investimenti in difesa, sottolineando l'importanza di una maggiore flessibilità o, in alternativa, dell'emissione di eurobond specificamente destinati al settore.
"La difesa europea è una priorità," ha dichiarato Meloni, "ma non possiamo sacrificarla sull'altare di un'austerità miope. Serve un approccio innovativo, che tenga conto delle specificità di ogni Paese e che non metta a rischio la crescita economica."BR
Proprio sul fronte del debito comune, sembra delinearsi una sponda con il Presidente francese Emmanuel Macron. Entrambi i leader, secondo indiscrezioni, sarebbero favorevoli a un meccanismo di finanziamento congiunto per la difesa, sul modello di quanto fatto durante la pandemia con il Next Generation EU. Questa ipotesi, tuttavia, incontra forti resistenze da parte dei Paesi del Nord Europa, tradizionalmente più rigorosi in materia di bilancio.
La Meloni ha inoltre sottolineato l'urgenza di affrontare la crisi migratoria con un approccio europeo coordinato e solidale, ribadendo la necessità di rafforzare i controlli alle frontiere esterne e di intensificare la cooperazione con i Paesi di origine e transito dei flussi migratori.
Il colloquio con Costa si inserisce in un'intensa attività diplomatica della Meloni in vista del prossimo Consiglio Europeo, dove si preannuncia un acceso dibattito sulle politiche economiche e di sicurezza dell'Unione.
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