Crisi Azzurri: Spalletti a rischio, Mancini favorito

Crisi Azzurri: Spalletti a rischio, Mancini favorito

Dopo l'umiliazione di Oslo: Spalletti traballa, Mancini in pole?

Un'Italia umiliata, travolta dalla Norvegia per 2-1 a Oslo. La sconfitta, pesante e inaspettata, ha lasciato una profonda ferita nell'ambiente azzurro e gettato un'ombra inquietante sul futuro della Nazionale. Il day after è complicatissimo: la delusione è palpabile, la crisi profonda. Spalletti, visibilmente provato, si trova sotto pressione. La domanda che tutti si pongono è: come si riparte?

La prestazione di ieri sera ha evidenziato fragilità difensive e un'incapacità di reagire alle difficoltà. La Norvegia, pur non essendo una potenza calcistica assoluta, ha dimostrato maggiore determinazione e concretezza, sfruttando al meglio le occasioni create. L'Italia, dal canto suo, è apparsa disunita e priva di quella brillantezza che spesso l'ha contraddistinta.

La posizione di Spalletti è, indubbiamente, precaria. Le critiche si sono fatte più insistenti dopo questo risultato negativo. Si parla insistentemente di un possibile ritorno di Roberto Mancini, il cui nome circola con sempre maggiore insistenza nei corridoi della Federazione. Mancini, reduce dall'esperienza con l'Arabia Saudita, rappresenta un'alternativa di sicuro peso, un nome capace di risollevare il morale e di riportare l'entusiasmo attorno alla Nazionale.

La Federazione Italiana Giuoco Calcio dovrà prendere una decisione importante e rapida. Il tempo stringe, le qualificazioni agli Europei proseguono e l'Italia non può permettersi ulteriori passi falsi. La scelta del nuovo commissario tecnico, chiunque esso sia, dovrà essere oculata e mirata a riportare l'Italia al suo livello, a ritrovare quell'identità e quel gioco che l'hanno resa grande nel mondo del calcio. Il cammino è in salita, ma la speranza è che la guida giusta riesca a riaccendere la fiamma azzurra.

Il futuro del calcio italiano, almeno per quanto riguarda la Nazionale, è appeso a un filo. La partita di Oslo è stata un campanello d'allarme assordante, una chiamata a raccolta per ripartire dalle basi, ricostruire con pazienza e determinazione. La strada è lunga e tortuosa, ma non resta che rimboccarsi le maniche e lavorare per ritrovare la strada giusta. Il tempo per reagire è poco, la pressione è alta.

La sfida è complessa, ma non impossibile. L'Italia ha sempre saputo risorgere dalle sue ceneri, dimostrando forza e carattere.

(07-06-2025 12:33)