Garlasco: 18 anni dopo, la scena del crimine torna in 3D
Ritorno a Garlasco: Il Ris ricostruisce in 3D la scena del delitto Poggi
Garlasco, 18 anni dopo la tragedia che sconvolse l'Italia, i Carabinieri del RIS sono tornati nella villetta di via Pascoli. Dalle 9.30 di questa mattina, una squadra specializzata sta impiegando tecnologie all'avanguardia per una meticolosa ricostruzione in 3D della scena del delitto di Chiara Poggi. Droni per le riprese aeree, scanner laser per la mappatura millimetrica degli ambienti: un'operazione complessa e tecnologicamente avanzata che mira a ripercorrere gli eventi di quella terribile notte del 2007.
L'impiego di droni e scanner laser consentirà di ottenere una rappresentazione tridimensionale estremamente precisa della villa, permettendo agli investigatori di analizzare ogni dettaglio, anche quelli che ad occhio nudo potrebbero sfuggire. Questa nuova analisi potrebbe fornire elementi cruciali per una migliore comprensione dei fatti e, forse, per rispondere ad alcuni interrogativi ancora aperti.
La scelta di tornare sulla scena del crimine dopo così tanto tempo evidenzia la determinazione delle forze dell'ordine a perseguire la verità e la giustizia. L'utilizzo di tecnologie moderne, impensabili al momento del delitto, rappresenta un'opportunità significativa per riaprire il caso con nuovi strumenti investigativi.
L'operazione, che si prevede si protrarrà per diverse ore, è avvolta da un riserbo assoluto. Tuttavia, la presenza dei Carabinieri del RIS a Garlasco ha inevitabilmente riacceso l'attenzione mediatica su un caso che ha segnato profondamente la collettività italiana. La speranza è che questa nuova indagine possa portare finalmente a una completa chiarezza sui tragici eventi che hanno portato alla morte di Chiara Poggi.
La ricostruzione 3D, grazie alla sua precisione e dettaglio, potrebbe rivelarsi uno strumento fondamentale per gli inquirenti, permettendo di confrontare le nuove evidenze con i dati raccolti nel 2007 e di rivalutare le diverse ipotesi investigative. Un'occasione, dunque, per riaprire il fascicolo con la prospettiva di offrire nuove risposte e, soprattutto, giustizia a Chiara Poggi e alla sua famiglia.
Seguiranno aggiornamenti.
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