Caso Cancelleri: Paragon accusa il governo di omissione

Caso Cancelleri: Paragon accusa il governo di omissione

L’azienda israeliana Paragon si scaglia contro il governo italiano: "Saputo chi ha spiato Cancelleri, ma non hanno voluto dirlo"

La vicenda dello spyware Pegasus continua a tenere banco in Italia. Questa volta al centro del dibattito c’è la società israeliana Paragon, che ha lanciato pesanti accuse contro il governo italiano, affermando di aver individuato l’identità della persona che ha utilizzato il software per spiare il telefono del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessandro Cancelleri, ma che le autorità italiane non avrebbero voluto divulgare queste informazioni.

“Avevamo le prove per identificare chi si celava dietro l'attacco informatico a Cancelleri”, ha dichiarato un portavoce di Paragon in una nota diffusa ieri. “Abbiamo condiviso queste informazioni con le autorità competenti, ma nonostante la gravità della situazione, non abbiamo ricevuto alcun riscontro effettivo, né alcun tentativo di approfondire l'indagine per portare alla luce i responsabili.”

La dichiarazione di Paragon getta nuova luce su un caso già complesso e controverso. L’utilizzo di spyware per monitorare politici e figure pubbliche solleva serie preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza nazionale. L’azienda israeliana, specializzata nella sicurezza informatica, sostiene di aver individuato una traccia digitale che avrebbe condotto all'identificazione del colpevole, ma che il governo italiano avrebbe scelto di ignorare queste prove cruciali.

Questa scelta, secondo Paragon, è inaccettabile. L'azienda ha sottolineato l'importanza della trasparenza e della responsabilità nella lotta contro il cybercrime, dichiarando che il silenzio del governo alimenta solo sospetti e alimenta la sfiducia nell'operato delle istituzioni.

Il silenzio del governo italiano, fino a questo momento, rende difficile verificare le affermazioni di Paragon. L’azienda, però, ha ribadito la sua disponibilità a collaborare con le autorità giudiziarie per fare piena luce sulla vicenda e assicurare che i responsabili siano perseguiti. La palla ora passa al governo: sarà disposto a chiarire la sua posizione e a spiegare perché non ha dato seguito alle informazioni fornite da Paragon? O preferirà mantenere il silenzio, alimentando ulteriori dubbi e polemiche?

Questa vicenda mette in luce la complessità delle indagini in ambito informatico e l'importanza di una maggiore cooperazione tra aziende private e autorità pubbliche per contrastare efficacemente le minacce alla sicurezza nazionale. La vicenda Paragon-Cancelleri potrebbe segnare un punto di svolta nel dibattito sull'utilizzo degli spyware in Italia, e sollecitare un'azione più decisa da parte delle istituzioni per garantire la protezione dei dati e la trasparenza delle indagini.

(09-06-2025 10:36)