Dono a Meloni, la corrente riformista innesca la polemica interna al Pd.
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Referendum, il PD si spacca: è scontro sulle conseguenze del voto
Roma, [Data odierna] - Il dibattito politico si infiamma dopo l'esito del referendum sull'abrogazione della norma che ha modificato le regole di voto per le elezioni europee. Le reazioni sono state immediate e, soprattutto all'interno del Partito Democratico, hanno aperto un vero e proprio fronte di scontro.
Alessandra Moretti, europarlamentare dem, ha definito il risultato un "capitombolo" per la maggioranza. Secondo Moretti, il mancato raggiungimento del quorum è un segnale chiaro di disaffezione verso le politiche del governo Meloni.
Dall'altra parte dello spettro politico, Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, pur criticando le modalità con cui è stato promosso il referendum, sottolinea come "il quorum non salverà il centrodestra alle elezioni". A suo dire, le difficoltà economiche e sociali del paese eroderanno il consenso verso l'attuale esecutivo.
Non mancano le voci critiche all'interno del PD. Esponenti riformisti del partito hanno definito il referendum come un "regalo alla premier", accusando chi lo ha promosso di aver polarizzato inutilmente il dibattito e di aver favorito indirettamente il governo. Questa spaccatura interna rischia di indebolire ulteriormente il Partito Democratico, già alle prese con una fase di riorganizzazione e ridefinizione della propria linea politica. Il clima è teso e le prossime settimane saranno cruciali per capire come il partito affronterà questa nuova crisi.
In questo scenario, Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha invitato al "rispetto per i votanti", sottolineando l'importanza della partecipazione democratica, indipendentemente dall'esito del voto. Conte ha poi aggiunto che il risultato non deve essere interpretato come un endorsement per l'attuale governo, ma come una complessa somma di fattori e posizioni differenti.
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