Due italiani ProPal bloccati al Cairo

Dovevano partecipare alla marcia per Gaza, bloccati al Cairo due attivisti italiani
Due attivisti italiani pro-Palestina sono rimasti bloccati al Cairo, impediti di raggiungere la Striscia di Gaza per partecipare alla marcia internazionale di solidarietà. Secondo le informazioni raccolte, i due cittadini italiani, i cui nomi per ora non vengono resi pubblici per motivi di sicurezza, si erano uniti a un gruppo di attivisti provenienti da diverse nazioni, con l'obiettivo di manifestare contro il blocco israeliano di Gaza e per esprimere la propria solidarietà alla popolazione palestinese.La loro partenza era prevista per [data della presunta partenza], ma le autorità egiziane hanno impedito loro e ad altri partecipanti di proseguire il viaggio verso la frontiera con Gaza. Non sono ancora chiare le ragioni ufficiali di questo blocco, anche se si ipotizza che possa essere legato alle crescenti tensioni nella regione e alle restrizioni imposte sul movimento di persone verso la Striscia.
Fonti non ufficiali riferiscono che gli attivisti sono stati sottoposti a controlli rigorosi e interrogati a lungo prima di essere respinti. La situazione desta preoccupazione tra le organizzazioni per i diritti umani e le associazioni che sostengono la causa palestinese, le quali denunciano la violazione del diritto alla libertà di movimento e di espressione.
La marcia internazionale per Gaza, che si è svolta [data della marcia], ha visto la partecipazione di centinaia di attivisti provenienti da tutto il mondo, nonostante le difficoltà e le restrizioni imposte. L'evento, organizzato da diverse organizzazioni internazionali, mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle condizioni di vita nella Striscia di Gaza e a chiedere la fine del blocco israeliano, ritenuto responsabile di una grave crisi umanitaria.
Il caso dei due attivisti italiani bloccati al Cairo evidenzia le difficoltà e i rischi che corrono coloro che cercano di esprimere solidarietà alla popolazione palestinese e di denunciare le violazioni dei diritti umani nella regione. Le organizzazioni umanitarie stanno seguendo la situazione con attenzione e chiedono alle autorità egiziane di chiarire le ragioni del blocco e di garantire la sicurezza degli attivisti coinvolti. Si attendono aggiornamenti sulla loro situazione e sulle eventuali azioni legali che potrebbero intraprendere. Al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali da parte delle istituzioni italiane.
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