Egitto: repressione della Marcia per Gaza, 15 italiani bloccati e accusati di deportazione

Egitto: Blocco totale alla Marcia per Gaza, decine di attivisti internazionali bloccati
Il tentativo di raggiungere Gaza via terra è stato stroncato sul nascere dalle autorità egiziane. Decine di attivisti internazionali, diretti al valico di Rafah per partecipare a una manifestazione di solidarietà con la popolazione palestinese, sono stati intercettati all'ingresso del Paese o rintracciati al Cairo. Tra questi, si segnala la presenza di 15 cittadini italiani, sottoposti a espulsione immediata. "Vere e proprie deportazioni", denunciano fonti vicine al gruppo.
La repressione egiziana è stata particolarmente incisiva. Non solo sono state impedite le partenze da diverse città egiziane, ma le autorità hanno messo in atto un'operazione di sorveglianza capillare per individuare e bloccare gli attivisti. La scelta del governo del Cairo appare netta: nessuna tolleranza per iniziative che possano mettere in discussione la delicata situazione politica con Israele.
La situazione si complica ulteriormente con l'arrivo previsto, nella notte, al confine con la Libia di una delegazione tunisina composta da oltre duemila persone. Anche in questo caso, si teme un intervento deciso da parte delle autorità egiziane per impedire il passaggio al valico di Rafah. Le organizzazioni per i diritti umani esprimono preoccupazione per la gestione repressiva della situazione, denunciando violazioni delle libertà fondamentali. "La libertà di espressione e di manifestazione non può essere negata", dichiara un portavoce di Amnesty International, sottolineando come la chiusura del valico di Rafah sia già di per sé una restrizione grave per la popolazione di Gaza.
Gli attivisti bloccati, molti dei quali provenienti da diversi paesi europei, hanno raccontato di essere stati fermati, interrogati e poi accompagnati all'aeroporto per l'espulsione. Alcuni hanno riferito di aver subito trattamenti intimidatori. Le autorità egiziane, al momento, non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alle operazioni di blocco e alle espulsioni. L'incidente getta un'ombra pesante sulle prospettive di una soluzione pacifica al conflitto israelo-palestinese e solleva interrogativi sulla reale libertà di movimento e di espressione nella regione. La comunità internazionale osserva con apprensione gli sviluppi, chiedendo chiarezza sul trattamento riservato agli attivisti. La situazione resta tesa, con il rischio di ulteriori tensioni nei prossimi giorni.
L'episodio solleva serie preoccupazioni riguardo al rispetto dei diritti umani in Egitto e alla libertà di espressione. Le organizzazioni internazionali per la difesa dei diritti umani chiedono un'indagine approfondita su quanto accaduto e una condanna ferma delle azioni repressive del governo egiziano.
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