Scontro sul terzo mandato: Fi contro Lega

Tajani: "Anche Hitler e Mussolini vinsero le elezioni". Lega furiosa: "Parole grevi e offensive"
Un'affermazione di Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, sta scatenando una bufera politica. Durante un'intervista, Tajani ha dichiarato: "Anche Hitler e Mussolini vinsero le elezioni. Questo dimostra che il permanere troppo a lungo in una posizione di potere, il cosiddetto terzo mandato, porta a rischi di autoritarismo".
Le parole del ministro hanno immediatamente innescato una reazione durissima da parte della Lega. Matteo Salvini, tramite un comunicato stampa ufficiale, ha definito le affermazioni di Tajani "parole grevi, offensive e fuori luogo". Il segretario leghista ha sottolineato l'inaccettabilità di un paragone tra la situazione politica italiana attuale e i regimi totalitari del Novecento. La Lega ha chiesto pubblicamente delle scuse formali.
La polemica si inserisce nel più ampio dibattito sul tema del "terzo mandato", argomento particolarmente caldo in vista delle prossime elezioni. Forza Italia, partito di Tajani, si mostra favorevole alla possibilità di un terzo mandato per alcuni incarichi istituzionali, mentre la Lega si pone su posizioni più caute, favorendo un ricambio generazionale e ribadendo l'importanza di limitare i rischi di concentrazione di potere.
La frase di Tajani, pur inserita in un contesto più ampio di riflessione sui rischi del potere, è stata considerata da molti come una gaffe politica di grossa portata. L'uso di nomi come Hitler e Mussolini, simboli di orrore e dittatura, ha suscitato indignazione in larga parte dell'opinione pubblica e ha aperto un profondo scontro tra i due partiti di governo.
Il duello tra Forza Italia e Lega si fa sempre più acceso, con Tajani che finora non ha ritrattato le sue parole, seppur cercando di spiegare il contesto della sua affermazione. La situazione rischia di compromettere ulteriormente la già fragile stabilità del governo e di alimentare le tensioni all'interno della maggioranza. Si attende ora una risposta ufficiale da parte di Palazzo Chigi per comprendere come la Presidenza del Consiglio intende affrontare questa grave crisi politica.
La vicenda mette in luce la fragilità degli equilibri all'interno del governo italiano e solleva interrogativi importanti sulla qualità del dibattito politico nel nostro paese. La necessità di un confronto civile e rispettoso, lontano da semplificazioni e paragoni impropri, appare più che mai urgente.
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