Raid israeliani in Iran: aeroporto colpito

Raid israeliani in Iran: aeroporto colpito

Israele colpisce l'Iran: Netanyahu annuncia nuovi attacchi, Teheran grida vendetta

Escalation militare senza precedenti tra Israele e Iran.

Una serie di attacchi aerei israeliani ha colpito obiettivi militari in Iran, provocando una reazione furiosa da parte di Teheran che ha definito l'azione "una dichiarazione di guerra". Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato gli attacchi, dichiarando che si tratta di una risposta alle crescenti minacce iraniane e che le operazioni militari proseguiranno per diversi giorni. "Abbiamo colpito siti nucleari e infrastrutture militari chiave", ha affermato Netanyahu in una breve dichiarazione televisiva, senza fornire ulteriori dettagli.

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato lo stato di emergenza, avvertendo di possibili rappresaglie iraniane. "Ci aspettiamo una risposta iraniana", ha spiegato Gallant in una conferenza stampa. "Siamo preparati a qualsiasi scenario".

Fonti confermano la morte di alti ufficiali iraniani, tra cui un comandante delle Guardie della Rivoluzione islamica, il capo delle forze armate iraniane e diversi scienziati nucleari. La notizia ha provocato un'ondata di sdegno a Teheran. La Guida Suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha promesso una "dura punizione" per Israele, senza però specificare le modalità di rappresaglia.

Il ministero degli Esteri iraniano ha convocato l'ambasciatore israeliano (se presente) per protestare formalmente contro gli attacchi, definendoli una grave violazione della sovranità iraniana. L'aeroporto internazionale di Kerman è stato distrutto, secondo quanto riportato da diverse fonti. L'entità dei danni è ancora oggetto di verifica.

In Italia, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato d'urgenza una riunione di governo per discutere la situazione e valutare le implicazioni per la sicurezza internazionale. La gravità degli eventi e la potenziale escalation del conflitto tengono il mondo con il fiato sospeso.

La situazione è estremamente volatile e potrebbe rapidamente degenerare in un conflitto su vasta scala. Gli sviluppi saranno seguiti con la massima attenzione. La comunità internazionale è chiamata a esercitare la massima pressione per evitare una ulteriore escalation e promuovere una soluzione diplomatica alla crisi. L'impatto sugli equilibri geopolitici regionali e globali è già evidente e potrebbe avere conseguenze a lungo termine.

(13-06-2025 12:01)