Tel Aviv si sveglia: tra la gente, l'angoscia di una nuova guerra

Tel Aviv si sveglia nel terrore: code ai supermercati dopo l'attacco israeliano all'Iran
Tel Aviv, 24 ottobre 2023 - Un'alba di incertezza e timore si è levata su Tel Aviv. Il giorno dopo l'attacco israeliano alle infrastrutture nucleari iraniane, la città è immersa in un'atmosfera pesante, carica di aspettativa e di apprensione. Le lunghe file che si snodano davanti ai supermercati raccontano una storia di ansia palpabile: la gente fa scorte di generi di prima necessità, consapevole che la giornata potrebbe riservare sviluppi drammatici.
La paura di rappresaglie iraniane è palpabile. Nessuno si sente al sicuro. Le sirene antiaeree, seppur non suonate questa mattina, risuonano ancora nella mente dei cittadini, un ricordo inquietante dell'attacco di ieri. Le strade, solitamente animate, sono stranamente silenziose, percorsa da un silenzio surreale interrotto solo dal rumore ovattato dei passi e dal fruscio delle buste della spesa.
Ho incontrato diverse persone mentre attendevano il proprio turno al supermercato. "Non abbiamo bisogno di un'altra guerra", mi ha detto una giovane donna con gli occhi lucidi, stringendo a sé una bambina. "Già abbiamo sofferto troppo". La sua voce, carica di emozione, riassume il sentimento di stanchezza e disperazione che pervade la città.
Un uomo anziano, appoggiato a un bastone, ha aggiunto: "Speriamo che la calma prevalga. Ma la sensazione è che qualcosa di brutto stia per accadere". Le sue parole, pronunciate con un tono rassegnato, raccontano di una profonda sfiducia nel futuro. L'incertezza è un peso insostenibile che grava su ogni abitante di Tel Aviv.
L'atmosfera è tesa, l'aria è satura di timore. La maggior parte delle persone evita qualsiasi contatto visivo, assorta nei propri pensieri, nella propria paura. La speranza è che la giornata passi senza ulteriori incidenti, ma il futuro rimane incerto, avvolto in una nebbia di ansia e preoccupazione. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, pregando per una de-escalation del conflitto, evitando così un'escalation che potrebbe avere conseguenze catastrofiche.
L'attesa è snervante, il tempo sembra dilatarsi, ogni minuto diventa un'eternità. La gente di Tel Aviv attende, con il fiato sospeso, il responso del giorno.
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