A Capitol Hill, veterani e attivisti contro le parate militari: "Priorità alle persone"

Alla vigilia della parata militare, la protesta a Capitol Hill: "No a parate, sì alle persone"
Washington D.C. – Mentre gli Stati Uniti si preparano per la parata militare in onore del compleanno di Donald Trump e per celebrare la potenza militare americana, un gruppo di veterani e attivisti si è radunato a Capitol Hill per lanciare un messaggio ben diverso: meno militarismo e più diritti civili.
Con cartelli recanti slogan come "Priorità alle persone, non alle parate" e "Investimenti in salute, istruzione e giustizia, non in armi", i manifestanti hanno espresso la loro opposizione alla militarizzazione eccessiva della società americana e all'allocazione di risorse considerevoli al settore militare a discapito di servizi sociali essenziali. "È assurdo celebrare la potenza militare con una parata sfarzosa mentre milioni di americani lottano per accedere a cure mediche, istruzione e alloggi adeguati", ha dichiarato Sarah Miller, veterana dell'esercito e portavoce del gruppo. "Le nostre priorità devono cambiare. Dobbiamo investire nelle persone, non nelle armi".
La protesta, pacifica e composta, ha visto la partecipazione di diverse organizzazioni per i diritti civili e anti-guerra, oltre a numerosi veterani che hanno condiviso le loro esperienze personali e le loro preoccupazioni riguardo all'impatto del militarismo sulla società. "Ho visto in prima persona le conseguenze devastanti della guerra", ha affermato John Davis, un veterano della guerra in Iraq. "Non si tratta solo di numeri e di armi, ma di vite umane spezzate e di comunità distrutte. Una parata militare non onora il sacrificio dei soldati, ma glorifica la guerra stessa".
I manifestanti hanno sottolineato l'importanza di un dibattito pubblico serio sul ruolo dell'esercito americano nel mondo e sul bilancio militare degli Stati Uniti, chiedendo una riallocazione delle risorse verso programmi sociali che possano migliorare la vita dei cittadini americani. "Non vogliamo eliminare l'esercito, ma vogliamo un cambiamento radicale di priorità", ha spiegato Maria Garcia, attivista per i diritti umani. "Dobbiamo investire in soluzioni che promuovono la pace, la giustizia sociale e il benessere delle nostre comunità".
La protesta a Capitol Hill rappresenta un chiaro segnale di dissenso nei confronti di una visione del mondo basata sulla potenza militare e la necessità di un cambiamento di rotta verso un futuro più equo e più giusto per tutti.
La manifestazione si è svolta in un clima di tensione ma senza incidenti di rilievo. Le forze dell'ordine hanno monitorato la situazione garantendo il diritto di protesta.
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