**Tensioni Israele-Iran: Netanyahu invoca l'eliminazione di Khamenei per la pace.**
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**Iran-Israele: Escalation e Tentativi di Mediazione Falliti**
La tensione nel Medio Oriente rimane altissima, con sviluppi rapidi e potenzialmente destabilizzanti. L'Iran ha dichiarato di essere pronto a sedersi al tavolo dei negoziati, ma solo a condizione che gli Stati Uniti si mantengano al di fuori del conflitto. Questa richiesta arriva in un momento critico, dopo gli attacchi della notte scorsa che hanno causato almeno 8 morti e 92 feriti in Israele.
Fonti diplomatiche riferiscono di un tentativo fallito al G7 per una bozza congiunta sulla de-escalation. Sembra che l'ex Presidente Trump si sia rifiutato di firmare il documento, complicando ulteriormente gli sforzi di mediazione internazionale. La posizione degli USA rimane quindi un nodo cruciale per il futuro della regione.
Nel frattempo, il Primo Ministro Netanyahu ha rilasciato dichiarazioni forti, affermando che Israele "domina i cieli di Teheran" e che questo "cambia tutto". La sua affermazione, se confermata, rappresenterebbe una svolta significativa nell'equilibrio delle forze. Inoltre, ha aggiunto che "uccidere Khamenei porrebbe fine al conflitto", una dichiarazione che ha suscitato reazioni contrastanti a livello internazionale e pone seri interrogativi sul futuro della leadership iraniana e sulla stabilità del paese.
Gli attacchi della notte scorsa hanno scosso profondamente la popolazione israeliana. Le sirene di allarme hanno risuonato in diverse città, costringendo i cittadini a rifugiarsi nei bunker. I danni materiali sono ingenti e le autorità stanno ancora valutando l'entità complessiva della distruzione.
La situazione rimane fluida e imprevedibile. La comunità internazionale è in allerta, temendo una escalation incontrollabile. Gli appelli alla calma e alla moderazione si moltiplicano, ma la strada verso una soluzione pacifica appare ancora lunga e tortuosa. Resta da vedere se i tentativi di mediazione, pur con le difficoltà attuali, potranno portare a un dialogo costruttivo tra le parti e scongiurare un conflitto su vasta scala.
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