**Stangata Sanità: Bollette più care di 150 euro al mese.**

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Sanità, svolta contrattuale: aumento medio di 150 euro al mese, ma Cgil e Uil restano fuori
ROMA - Accordo storico nel settore sanitario, ma con una spaccatura sindacale significativa. Stamattina, presso la sede dell'Aran, è stato siglato il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per i dipendenti del comparto sanità. L'intesa, che avrà validità per il triennio 2022-2024, prevede un aumento medio mensile di oltre 150 euro a regime, oltre a una serie di miglioramenti normativi e professionali.
A firmare il contratto sono state le sigle sindacali Fials, Nursing Up, Cisl Fp, Ugl Salute e Fsi-Usae. Grande assente all'appello, invece, la Cgil e la Uil, che hanno motivato la loro mancata adesione con la ritenuta insufficienza degli incrementi salariali e la necessità di una maggiore attenzione alle problematiche specifiche di alcune categorie professionali.
"Questo è un momento importante per i lavoratori della sanità, che da anni attendevano un rinnovo contrattuale che riconoscesse il loro impegno e la loro professionalità", ha dichiarato il segretario nazionale di Fials, Giuseppe Carbone, subito dopo la firma. "L'aumento di oltre 150 euro al mese rappresenta un segnale concreto di attenzione da parte del Governo e delle Regioni".
Tuttavia, la mancata adesione di Cgil e Uil rischia di aprire un dibattito interno al comparto. I due sindacati hanno già annunciato iniziative di mobilitazione per chiedere ulteriori miglioramenti contrattuali.
"Riteniamo che l'aumento salariale sia ancora insufficiente rispetto all'inflazione galoppante e al carico di lavoro che grava sui dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale", ha commentato un rappresentante della Cgil Sanità. "Continueremo a batterci per un contratto che tuteli realmente i diritti e le condizioni di lavoro di tutti i professionisti sanitari".
Resta da vedere come si evolverà la situazione nelle prossime settimane. L'accordo raggiunto rappresenta comunque un passo avanti significativo per la maggior parte dei lavoratori del settore, ma la spaccatura sindacale rischia di offuscare i risultati ottenuti.
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