Incendio in struttura romana per migranti: due feriti

Rogo al Centro di Accoglienza "Enea": Due Intossicati
Un incendio si è sviluppato questa mattina all'interno del centro di accoglienza per migranti "Enea", situato in via Boccea 530 a Roma. Le fiamme, le cui cause sono ancora sotto investigazione, hanno interessato una parte della struttura, provocando momenti di comprensibile paura e apprensione tra gli ospiti e il personale. Secondo le prime informazioni fornite dai Vigili del Fuoco, intervenuti sul posto con diverse squadre, l'incendio è stato domato in tempi relativamente brevi, evitando conseguenze più gravi.
Due persone sono rimaste intossicate dal fumo e sono state trasportate in ospedale per accertamenti. Le loro condizioni, per fortuna, non sembrano gravi. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri per effettuare i rilievi del caso e avviare le indagini per accertare le cause dell'incendio. Al momento non si hanno informazioni precise sulla natura dell'incendio, se accidentale o doloso, ma gli investigatori stanno esaminando tutte le possibili ipotesi.
Il centro di accoglienza "Enea" ospita un numero significativo di migranti provenienti da diversi Paesi. L'incendio ha naturalmente creato disagio e preoccupazione tra gli ospiti, molti dei quali hanno assistito spaventati alle operazioni di spegnimento. Il Comune di Roma e le associazioni che operano nel settore dell'accoglienza stanno fornendo assistenza e supporto alle persone coinvolte, garantendo loro un luogo sicuro dove trascorrere le prossime ore.
L'assessore alle politiche sociali del Comune di Roma, ha espresso solidarietà alle persone colpite dall'incendio, sottolineando l'impegno dell'amministrazione per garantire la sicurezza di tutti i centri di accoglienza presenti sul territorio. Le indagini sono in corso e si attendono sviluppi nelle prossime ore per chiarire le dinamiche dell'accaduto e stabilire le responsabilità.
La situazione è ora sotto controllo, ma l'episodio sottolinea ancora una volta la necessità di garantire standard di sicurezza elevati all'interno di tutte le strutture di accoglienza, per proteggere la vita e l'incolumità delle persone più vulnerabili.
Aggiornamenti saranno pubblicati non appena disponibili.
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