Cultura sotto attacco a Firenze: Massini resiste, 300 in piazza per lui

Piazza Signoria si mobilita per Massini: "La cultura è sotto attacco"
Firenze, 28 ottobre 2023 - Oltre 300 persone si sono radunate questa mattina in Piazza della Signoria a Firenze per esprimere la propria solidarietà a Cristiano Massini, direttore artistico del Teatro della Toscana, dopo il declassamento dei teatri Pergola, Rifredi ed Era. Una protesta vibrante, un grido di indignazione che ha visto la partecipazione di personalità di spicco del mondo della cultura e della politica.
Accanto a Massini, durante la conferenza stampa, c'era la sindaca di Firenze, Dario Nardella, che ha definito l'accaduto "gravissimo" e lo ha bollato come "bullismo istituzionale". Un'accusa pesante, che sottolinea la gravità della situazione e la preoccupazione per il futuro delle arti performative nella città.
Tra la folla, un mare di volti noti: Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, ha espresso la sua vicinanza a Massini e al mondo della cultura, duramente colpito da questa decisione. Anche il cantante Piero Pelù e l'attore Armando Punzo hanno voluto manifestare il loro sostegno, dimostrando che la questione va oltre le semplici dinamiche interne al mondo teatrale, coinvolgendo l'intera comunità fiorentina.
Massini, visibilmente commosso dall'affetto dimostratogli, ha dichiarato: "La cultura è sotto attacco, ma non mi muovo. Continuerò a lottare per la difesa del teatro e per il diritto di tutti ad accedere all'arte". Le sue parole, cariche di determinazione, hanno risuonato tra la folla, rafforzando il senso di unità e di impegno collettivo.
La piazza, gremita di cittadini indignati, ha rappresentato un potente simbolo di resistenza contro ciò che molti considerano un attacco alla cultura e alla libertà artistica. La vicenda, infatti, ha sollevato un ampio dibattito sulla gestione della cultura pubblica e sul ruolo delle istituzioni nella sua promozione e salvaguardia. La protesta di oggi è solo l'inizio di una battaglia che promette di essere lunga e complessa. La speranza è che le istituzioni ascoltino il grido di allarme proveniente da Piazza Signoria e si impegnino a tutelare il patrimonio culturale di Firenze.
Seguiremo gli sviluppi di questa vicenda e vi terremo aggiornati.
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