Ecco un titolo riformulato: Marco Ferradini si confessa: "Da antennista a star con 'Teorema', nata da un addio doloroso e parole pesanti".

Marco Ferradini: "Teorema, l'addio e la musica autentica"
Marco Ferradini, cantautore milanese dall'inconfondibile timbro vocale, si racconta a cuore aperto in un'intervista esclusiva. Un viaggio tra successi indimenticabili, cocenti delusioni e passioni artistiche che ardono ancora oggi, nel 2024. Un percorso umano e professionale segnato da incontri importanti, come quello con Gianni Bella, e da un amore viscerale per la musica, quella vera, suonata e cantata con l'anima.
“Facevo l’antennista,” confessa Ferradini, “poi è arrivato il successo improvviso con Teorema. Una canzone nata dal dolore, dalla fine di un amore. Ricordo ancora le parole di mia moglie quando mi lasciò, insulti che mi ferirono profondamente, ma che poi si sono trasformati in musica. Una musica che, in fondo, mi ha salvato.”
Ferradini non nasconde il suo disappunto per la deriva che sta prendendo la musica contemporanea. "L'autotune è una vergogna!" esclama con veemenza. “Snatura le voci, omologa i suoni. Si perde l'autenticità, l'emozione. Io voglio rimanere un artigiano delle emozioni, uno che scrive canzoni che arrivano al cuore delle persone, senza trucchi né artifici.”
Il cantautore rivendica con orgoglio la sua scelta di rimanere fedele al suo stile, alla sua identità musicale. "Non mi sono mai piegato alle mode, alle logiche del mercato. Ho sempre preferito la qualità alla quantità, la sostanza all'apparenza. E questo, forse, mi ha penalizzato in termini di successo commerciale. Ma non mi pento di nulla."
E per il futuro? Ferradini ha tanti progetti in cantiere, nuove canzoni, nuovi concerti. "Voglio continuare a fare quello che amo di più: scrivere e cantare per emozionare le persone. Perché la musica è un linguaggio universale, un ponte tra le anime. E io voglio continuare a costruire ponti."
Un artista vero, un uomo vero, che non ha paura di mettersi a nudo e di raccontare la sua storia, con tutte le sue luci e le sue ombre. Un esempio di integrità artistica e umana, in un mondo sempre più omologato e superficiale.
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