Netanyahu sfida Trump: Israele fermerà il nucleare iraniano

Macron: "A Ginevra offerta europea di negoziato all'Iran", ma le tensioni restano alte
Ginevra, Svizzera – Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato oggi un'offerta europea di negoziato all'Iran, in un contesto di crescente tensione tra Teheran e l'Occidente. L'annuncio arriva mentre il vice ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, incontra a Ginevra i ministri degli Esteri di Gran Bretagna, Francia e Germania, oltre alla prima ministra estone Kaja Kallas. L'incontro si svolge all'ombra di un'escalation militare, con l'enorme distruzione causata a Beersheva da un missile attribuito all'Iran e le dichiarazioni di Israele sull'azione militare contro un sito nucleare iraniano."L'Europa crede fermamente nella necessità di un dialogo costruttivo con l'Iran per affrontare le preoccupazioni sulla sua attività nucleare", ha affermato Macron in una breve dichiarazione rilasciata dall'Eliseo. "Questa offerta, presentata formalmente ad Araghchi, rappresenta un tentativo di evitare una pericolosa escalation e di riportare la situazione su un binario diplomatico." I dettagli dell'offerta non sono stati ancora resi pubblici, ma si prevede che verteranno sulla ripresa dell'accordo nucleare del 2015, il JCPOA, e sulla garanzia di una stretta sorveglianza sul programma nucleare iraniano.L'incontro di Ginevra assume un'importanza cruciale, considerando anche le recenti dichiarazioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha ribadito la determinazione di Israele a fermare il programma nucleare iraniano, "con o senza Trump". Netanyahu ha sempre espresso forte opposizione all'accordo nucleare e si è detto pronto ad agire unilateralmente per impedire ad Teheran di sviluppare armi nucleari.Nel frattempo, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha riferito che le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno danneggiato edifici chiave del reattore ad acqua pesante di Arak, in Iran. Questo attacco, se confermato, rappresenta una significativa escalation del conflitto e potrebbe avere gravi ripercussioni sulle già fragili relazioni tra Teheran e l'Occidente. La distruzione a Beersheva, causata da un missile, aggiunge un ulteriore elemento di tensione, sottolineando la fragilità della situazione geopolitica nella regione. Le conseguenze di questo raid, così come le implicazioni dell'offerta europea, restano da vedere. La strada verso una soluzione pacifica resta tortuosa e piena di insidie.La situazione richiede una diplomazia attenta e un'azione risoluta da parte della comunità internazionale per evitare una spirale di violenza e instabilità in Medio Oriente. Le prossime ore e giorni saranno cruciali per capire se l'offerta europea di negoziato riuscirà a smorzare le tensioni o se, al contrario, la situazione continuerà a peggiorare.(