Pd, M5S e Avs chiedono al governo di interrompere la cooperazione militare con Israele

Schlein, Bonelli, Fratoianni e Conte all'attacco: "Meloni pavida, stop al memorandum!"
E' scontro aperto tra opposizione e governo sulla collaborazione militare Italia-Israele. Una mozione congiunta di Pd, M5S e Alleanza Verdi-Sinistra chiede l'immediata revoca del memorandum d'intesa, accusando l'esecutivo Meloni di debolezza e sottomissione.
"Il governo Meloni dimostra una preoccupante subordinazione agli interessi di Israele, sacrificando la nostra credibilità internazionale e la nostra stessa posizione etica", ha dichiarato la segretaria del Pd, Elly Schlein, nel corso di una conferenza stampa congiunta con i leader di Alleanza Verdi-Sinistra, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, e il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.
I leader dell'opposizione hanno puntato il dito contro la presunta mancanza di trasparenza che avvolge l'accordo, sottolineando la necessità di un dibattito parlamentare approfondito prima di ogni ulteriore impegno. "Non possiamo accettare che decisioni così importanti vengano prese nell'ombra, senza alcun controllo democratico", ha aggiunto Bonelli. Fratoianni ha invece sottolineato l'importanza di una politica estera improntata ai principi di giustizia e pace, denunciando la violazione dei diritti umani nella striscia di Gaza.
Conte, dal canto suo, ha definito la posizione del governo "pavida e inaccettabile", chiedendo un'immediata revisione della politica estera italiana nei confronti di Israele. "La collaborazione militare non può prescindere da una valutazione attenta delle implicazioni etiche e umanitarie. Il silenzio del governo di fronte alle gravi violazioni dei diritti umani commesse da Israele è inqualificabile", ha tuonato il leader pentastellato.
La mozione presentata dall'opposizione chiede esplicitamente al governo di revocare la collaborazione militare con Israele, sollecitando invece un impegno concreto per la pace e la soluzione a due Stati. La sfida lanciata al governo è significativa e rischia di aprire un nuovo fronte di scontro politico, con l'opposizione che intende sfruttare la questione per mettere in discussione l'operato dell'esecutivo in politica estera. La reazione di Meloni e del suo governo è attesa con trepidazione.
La situazione rimane dunque tesa e carica di incertezza, con l'opposizione che promette battaglia.
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