Iran nel mirino: arsenale USA schiera Tomahawk, B-2 e GBU-57 per una deterrenza avanzata.

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"Martello di Mezzanotte" sull'Iran: Potenza di Fuoco USA Senza Precedenti su Siti Nucleari
L'escalation delle tensioni in Medio Oriente ha raggiunto un nuovo picco con un presunto attacco coordinato da parte delle forze armate statunitensi contro infrastrutture nucleari iraniane. Secondo fonti non confermate, l'operazione, soprannominata "Martello di Mezzanotte", avrebbe visto l'impiego simultaneo di missili da crociera Tomahawk lanciati da sottomarini dislocati nel Golfo Persico e di bombe di elevata potenza sganciate da bombardieri strategici B-2 Spirit.
Sebbene il Pentagono non abbia rilasciato dichiarazioni ufficiali, analisti militari sottolineano la somiglianza tattica con precedenti operazioni condotte in contesti bellici come Belgrado e Baghdad, seppur con un dispiegamento di risorse tecnologiche nettamente superiore. La presunta partecipazione dei B-2, noti per la loro capacità di penetrare le difese aeree avversarie grazie alla tecnologia stealth, e l'utilizzo di ordigni di grande potenza come i MOP (Massive Ordnance Penetrator), progettati per distruggere bunker sotterranei, indicherebbero la volontà di infliggere danni considerevoli e irreversibili al programma nucleare iraniano. BR L'uso di tali armamenti suggerirebbe come obiettivo prioritario la neutralizzazione di siti di arricchimento dell'uranio profondamente interrati.
La comunità internazionale resta in attesa di conferme ufficiali e valutando le possibili ripercussioni di un'azione militare di tale portata, che potrebbe innescare una spirale di violenza con conseguenze imprevedibili per la stabilità regionale e globale. Restano da chiarire le responsabilità dell'azione, sebbene la coincidenza temporale con le rinnovate tensioni sul programma nucleare iraniano punti direttamente agli Stati Uniti.
L'evento, se confermato, segnerebbe un punto di svolta nelle dinamiche geopolitiche del Medio Oriente, con implicazioni dirette per la sicurezza energetica e gli equilibri di potere regionali. La diplomazia internazionale si troverebbe di fronte a una sfida senza precedenti per evitare un'ulteriore escalation del conflitto. BR Al momento non ci sono rivendicazioni.
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