Iran serra Hormuz: Washington sull'orlo del baratro?

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Attesa Febrrile a New York: Il Consiglio di Sicurezza al Bivio sullo Stretto di Hormuz
New York, 16 Ottobre 2024 - La tensione è palpabile al Palazzo di Vetro mentre si attende l'esito della riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L'oggetto del contendere: la chiusura, annunciata nelle prime ore del mattino, dello Stretto di Hormuz da parte dell'Iran. Una mossa che ha scatenato un'ondata di reazioni internazionali, con gli Stati Uniti che l'hanno definita "un atto irresponsabile" e, in termini ancora più perentori, "un suicidio economico e strategico per Teheran".
La chiusura dello Stretto, vitale arteria per il trasporto di petrolio a livello globale, rischia di avere conseguenze catastrofiche sull'economia mondiale. Il prezzo del greggio è già schizzato alle stelle e le principali borse mondiali hanno subito forti ribassi. Diverse compagnie di navigazione hanno sospeso le rotte attraverso la zona, aggravando ulteriormente la situazione.
L'Iran motiva la sua decisione con presunte violazioni delle sue acque territoriali da parte di navi militari statunitensi e con l'incremento delle sanzioni economiche imposte da Washington. Accuse respinte al mittente dall'amministrazione americana, che ribadisce il diritto alla libera navigazione in acque internazionali.
Le prossime ore saranno cruciali. Il Consiglio di Sicurezza è chiamato a prendere una decisione che potrebbe scongiurare un'escalation del conflitto. Sul tavolo diverse opzioni, dalla condanna formale dell'Iran all'autorizzazione di una forza navale internazionale per garantire la libertà di transito nello Stretto. Ma il veto di Russia e Cina, tradizionali alleati di Teheran, potrebbe complicare ulteriormente lo scenario.
Un intervento militare unilaterale da parte degli Stati Uniti, paventato da alcuni analisti, rappresenterebbe un'incognita dalle conseguenze imprevedibili. La diplomazia, al momento, sembra l'unica via percorribile per evitare il peggio.
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