Mistero a Villa Pamphili: la sorella accusa il sospettato di psicopatia

Mistero a Villa Pamphili: la sorella accusa il sospettato di psicopatia

Giallo di Villa Pamphili: "Mio fratello è un mostro", la confessione straziante della sorella

Roma, – Un dolore lacerante, una confessione che scuote le fondamenta di una tragedia già di per sé immane. Penelope Kaufman, sorella del principale sospettato nell'omicidio di Anastasia Trofimova e della piccola Andromeda, ha rotto il silenzio rilasciando una toccante intervista ai nostri microfoni. "Mio fratello è un mostro", ha dichiarato con voce rotta dal pianto, gli occhi lucidi di lacrime e di incredulità. "Non riesco a credere a quello che ha fatto. Non lo riconosco più."

La scoperta dei corpi senza vita di Anastasia e della piccola Andromeda a Villa Pamphili ha scosso profondamente la città di Roma. L'efferatezza del crimine ha lasciato tutti senza fiato, alimentando un clima di sgomento e di angoscia. Le indagini, condotte dalla squadra mobile, si concentrano sul profilo psicologico del principale sospettato, fratello di Penelope Kaufman, la cui identità, per rispetto della privacy e in attesa di sviluppi processuali, non viene resa nota.

Penelope, con coraggio e lucidità nonostante il profondo trauma, ha descritto il suo fratello come una persona sempre più isolata e instabile negli ultimi mesi. "Aveva cambiato, era diventato aggressivo, paranoico. Aveva sbalzi d'umore improvvisi e incontrollabili." Ha poi aggiunto: "Ho cercato di aiutarlo, di farlo curare, ma non c'è stato niente da fare. Ora capisco che si trattava di qualcosa di molto più grave di un semplice problema di nervi. È uno psicopatico."

Le parole di Penelope gettano una luce sinistra sul profilo del presunto killer, delineando un quadro inquietante di una mente fragile e pericolosa. La donna ha inoltre dichiarato di aver informato le forze dell'ordine su alcuni comportamenti inquietanti del fratello, comportamenti che, ahimè, non sono stati considerati sufficienti ad avviare un'azione preventiva. Ora la famiglia intera è devastata, non solo dalla perdita di due vite innocenti ma anche dalla consapevolezza di aver vissuto a fianco di un individuo capace di tanto orrore.

Le indagini proseguono a ritmo serrato. Gli inquirenti stanno ricostruendo gli ultimi movimenti del sospettato e analizzando ogni possibile elemento per far luce su questa tragedia. La speranza è che la giustizia possa fare il suo corso e che la verità, per quanto dolorosa, possa finalmente emergere. Intanto, la città di Roma si stringe attorno alle famiglie delle vittime, in un silenzio assordante spezzato solo dalle lacrime e dal dolore.

Il caso continua a tenere banco, e le autorità invitano chiunque abbia informazioni utili a contattare immediatamente le forze dell'ordine.

(23-06-2025 12:34)