Mercati azionari: tensioni su Hormuz spingono il petrolio, gas in rialzo.

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Forti Tensioni Geopolitiche: Mercati in Allerta per Possibile Ritorsione Iraniana
Le borse europee aprono la seduta odierna, 23 giugno, con il fiato sospeso, pesantemente influenzate dalle crescenti preoccupazioni per una possibile ritorsione iraniana in seguito ai bombardamenti statunitensi del fine settimana. La regione del Golfo Persico, e in particolare lo Stretto di Hormuz, si conferma un'area di alta tensione, con ripercussioni immediate sui mercati energetici globali. BRIl prezzo del petrolio ha immediatamente invertito la rotta, registrando un'impennata significativa. Gli analisti temono che un'escalation del conflitto possa interrompere il flusso di greggio attraverso lo Stretto, cruciale per le forniture mondiali. BRSul fronte del gas, si segnala un aumento del prezzo che ha raggiunto i 41 euro per megawattora, un segnale chiaro della nervosismo che pervade i mercati. Le compagnie energetiche monitorano attentamente la situazione, pronte ad adeguare le strategie di approvvigionamento. BRGli investitori si rifugiano in beni rifugio, come l'oro e i titoli di stato tedeschi, mentre le azioni delle compagnie aeree e del settore turistico subiscono forti ribassi. BRLa situazione rimane fluida e in continua evoluzione. La comunità internazionale è al lavoro per scongiurare un'escalation del conflitto, ma la minaccia di una ritorsione iraniana continua a pesare sui mercati finanziari. BRRestano da vedere le prossime mosse del governo iraniano.```(