**Olio in fiamme: raid USA in Iran fa schizzare il greggio ai livelli di inizio anno, Brent e WTI impazziti.**

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IL GREGGIO IMPAZZA: ATTACCO USA IN IRAN SCATENA IL CAOS SUL MERCATO PETROLIFERO
Roma, [Data Odierna] - Un'escalation improvvisa e drammatica ha scosso il mercato petrolifero globale. L'intervento diretto di Washington, con un attacco mirato in territorio iraniano, ha innescato un'impennata vertiginosa dei prezzi del greggio, che hanno quasi sfiorato gli 80 dollari al barile. Il Brent e il WTI hanno toccato i massimi da gennaio, registrando un balzo di quasi il +4% in poche ore.
L'azione militare statunitense, le cui motivazioni ufficiali non sono state ancora completamente chiarite, ha immediatamente sollevato timori diffusi sulla sicurezza energetica mondiale. Le rotte petrolifere cruciali, dallo Stretto di Hormuz al Golfo Persico, sono ora considerate ad alto rischio di interruzione, alimentando l'ansia degli investitori e dei governi di tutto il mondo.
"La situazione è estremamente delicata", ha commentato un analista di mercato che preferisce rimanere anonimo. "Qualsiasi ulteriore escalation potrebbe avere conseguenze devastanti sull'approvvigionamento energetico globale e sull'economia mondiale".
Le implicazioni per l'Italia sono significative. Un aumento prolungato dei prezzi del petrolio potrebbe tradursi in un incremento dei costi energetici per famiglie e imprese, frenando la ripresa economica e alimentando l'inflazione. Il governo italiano sta monitorando attentamente la situazione e valutando possibili misure per mitigare l'impatto sui consumatori.
La speranza è che le tensioni possano essere rapidamente contenute e che si possa evitare un conflitto più ampio nella regione. Tuttavia, al momento, l'incertezza regna sovrana sui mercati energetici.
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