Tensions Iran-Israele: accordo IAEA su ispezioni, Putin condanna aggressioni

Israele colpisce Fordow, l'Iran minaccia di sospendere la cooperazione con l'Aiea
Nuova escalation nel conflitto israelo-iraniano. Gli attacchi israeliani alla centrale nucleare di Fordow hanno suscitato forti reazioni internazionali. L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) ha dichiarato di aspettarsi "danni significativi" all'impianto, mentre il Parlamento iraniano sta valutando la possibilità di interrompere la collaborazione con l'agenzia Onu per il controllo del nucleare.
Secondo fonti di intelligence occidentali, citate da diversi media internazionali, l'esercito israeliano (Idf) ha effettuato raid aerei di precisione contro il sito di Fordow, un impianto sotterraneo ritenuto cruciale per il programma nucleare iraniano. L'operazione, avvenuta nella notte, avrebbe causato danni ingenti alle infrastrutture. L'Aiea ha confermato di essere a conoscenza degli eventi e di aver avviato le procedure per una valutazione completa dei danni. Una tregua temporanea è stata concordata per consentire l'ispezione dei siti nucleari.
La risposta iraniana è stata immediata e veemente. Il Parlamento di Teheran sta discutendo la possibilità di sospendere la cooperazione con l'Aiea, una mossa che aumenterebbe notevolmente le tensioni e renderebbe più difficile il monitoraggio del programma nucleare iraniano. Le dichiarazioni dei deputati iraniani sono state molto dure, denunciando l'aggressione israeliana come un atto di terrorismo e un grave pericolo per la pace regionale.
Intanto, l'Idf ha lanciato una nuova offensiva contro "simboli del regime" in Iran, colpendo, tra gli altri obiettivi, il carcere di Eviv. Questa escalation militare ha sollevato timori di una guerra su vasta scala nella regione.
Anche l'ex presidente americano Donald Trump è intervenuto sulla questione, evocando per la prima volta la possibilità di un cambio di guida in Iran. Questa dichiarazione, anche se non è stata seguita da proposte concrete, aggiunge un ulteriore elemento di incertezza a una situazione già estremamente volatile. La posizione del presidente Putin, che ha definito l'aggressione israeliana "ingiustificata", evidenzia la preoccupazione internazionale crescente per questa crisi.
La comunità internazionale segue con apprensione gli sviluppi, temendo che la situazione possa degenerare ulteriormente, con gravi conseguenze per la stabilità regionale e globale. La mancanza di dialogo e la crescente escalation militare rendono urgente la necessità di una de-escalation immediata e la ricerca di una soluzione diplomatica.
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