Trump ammorbidisce la linea: possibile svolta a Teheran.
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Dopo i Bombardamenti, Trump Sogna una "Grande Iran": Cambio di Regime all'Orizzonte?
Washington, DC - Dopo le prime dichiarazioni incendiarie seguite ai recenti bombardamenti, l'amministrazione statunitense sembra aver virato su un approccio inaspettato. Se inizialmente la retorica si concentrava sulla deterrenza e sulla risposta a presunte aggressioni, ora il Presidente sembra contemplare scenari più ambiziosi, evocando una possibile trasformazione politica a Teheran.
"Make Iran Great Again". Questo lo slogan, ripreso da fonti vicine alla Casa Bianca, che sembrerebbe guidare la nuova strategia. Un'espressione che, al di là della sua apparente semplicità, cela un disegno ben più complesso: non più solo sanzioni e minacce, ma un vero e proprio progetto per un cambio di regime, possibilmente attraverso il sostegno a forze interne dissidenti.
Un funzionario del Dipartimento di Stato, parlando a condizione di anonimato, ha confermato che "tutte le opzioni sono sul tavolo", sottolineando come l'obiettivo finale sia quello di un Iran "stabile, prospero e rispettoso dei diritti umani". Parole che suonano come un'apertura a un futuro senza l'attuale leadership.
La reazione internazionale è mista. Mentre alcuni paesi alleati hanno espresso cautela, sottolineando i rischi di destabilizzazione regionale, altri hanno accolto con favore l'iniziativa, vedendo in essa un'opportunità per risolvere annosi problemi.
Resta da vedere come si concretizzerà questa nuova linea politica. Se si tratterà di un reale impegno per la democrazia in Iran o di una mera operazione di facciata per giustificare ulteriori azioni militari. Una cosa è certa: il futuro del Medio Oriente è appeso a un filo.
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