Iran-Israele: calma apparente dopo gli attacchi. Netanyahu esulta: "Successo epocale e duraturo".
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Trump rivela: "Ho detto a Bibi: 'Fai tornare indietro gli aerei!'"
La fragile tregua tra Israele e Hamas, annunciata in pompa magna nei giorni scorsi, continua a tenere il mondo con il fiato sospeso. Dopo l'annuncio di un accordo per il cessate il fuoco, comunicato dal presidente americano, l'euforia iniziale ha lasciato spazio a tensioni e accuse reciproche di violazione. Le dichiarazioni di Donald Trump aggiungono un ulteriore elemento di complessità. Trump ha affermato di aver esercitato pressioni dirette su Netanyahu, dicendogli di "fare tornare indietro gli aerei". Questa rivelazione getta una luce nuova sul ruolo degli Stati Uniti nelle trattative per il cessate il fuoco.
Israele, dal canto suo, aveva dichiarato di aver raggiunto tutti i suoi obiettivi militari. Netanyahu ha addirittura parlato di una "vittoria storica che durerà per generazioni". Ma le scaramucce successive hanno messo in discussione questa affermazione.
Intanto, da Teheran arrivano segnali contrastanti. Il politico iraniano Pezeshkian ha dichiarato: "Se Israele rispetterà la tregua, lo farà anche l'Iran". Un'affermazione che, se da un lato sembra distensiva, dall'altro conferma il ruolo chiave dell'Iran nel conflitto.
La situazione resta quindi estremamente volatile. Sarà fondamentale monitorare attentamente gli sviluppi nelle prossime ore per capire se la tregua potrà essere consolidata o se si rischia una nuova escalation di violenza. Il ruolo degli Stati Uniti, alla luce delle rivelazioni di Trump, sarà cruciale.
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