Giulia Tramontano, omicidio: Impagnatiello condannato all'ergastolo, ma la non premeditazione infiamma il dibattito.

Giulia Tramontano, omicidio: Impagnatiello condannato all

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Ergastolo Confermato per l'Omicidio di Giulia Tramontano: Esclusa la Premeditazione, Monta la Polemica

Milano, [Data Odierna] - La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha confermato la condanna all'ergastolo per l'omicidio di Giulia Tramontano, la giovane donna uccisa lo scorso anno. La decisione, tuttavia, ha scatenato un'ondata di polemiche a causa dell'esclusione dell'aggravante della premeditazione, nonostante le prove schiaccianti che indicano un tentativo di avvelenamento con topicida antecedente all'efferato omicidio.

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Nel corso del processo, è emerso che l'imputato, il compagno della vittima, aveva somministrato del veleno per topi alla donna, incinta al settimo mese, nel tentativo di interrompere la gravidanza e, presumibilmente, di porre fine alla sua vita. Nonostante questa circostanza, che per molti configurerebbe chiaramente un piano premeditato, i giudici hanno ritenuto non sussistente l'aggravante, escludendo di fatto la possibilità di una pena ancora più severa.

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La sentenza ha suscitato sconcerto e indignazione nell'opinione pubblica e tra i familiari della vittima. L'avvocato della famiglia Tramontano ha espresso profondo rammarico per la decisione della Corte, sottolineando come l'esclusione della premeditazione appaia incomprensibile alla luce delle prove raccolte durante le indagini e presentate in aula.

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Diversi esperti legali hanno commentato la sentenza, evidenziando la complessità del caso e la difficoltà nell'interpretare le prove in modo univoco. Alcuni sostengono che l'elemento della premeditazione debba essere provato al di là di ogni ragionevole dubbio, mentre altri ritengono che le azioni dell'imputato, incluso il tentativo di avvelenamento, depongano inequivocabilmente a favore della sussistenza dell'aggravante.

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La vicenda di Giulia Tramontano continua a scuotere il paese e a riaprire il dibattito sulla violenza di genere e sulla necessità di pene più severe per i responsabili di femminicidio. Resta da vedere se la Procura ricorrerà in Cassazione contro la sentenza della Corte d'Assise d'Appello, nella speranza di ottenere una pena che rispecchi la gravità dei crimini commessi.

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(25-06-2025 21:16)