Ecco un titolo riformulato: **Tensioni in Medio Oriente: Khamenei esulta, "L'America umiliata"**

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Tensioni Crescenti in Medio Oriente: Sánchez alza la voce e Trump infiamma il dibattito mediatico
BRLe ultime ore sono state segnate da forti dichiarazioni e tensioni crescenti riguardo alla situazione in Medio Oriente. Il Presidente del Governo spagnolo, Pedro Sánchez, ha portato al Consiglio Europeo una posizione molto netta sulla situazione a Gaza.
BRSánchez, con parole dure, ha definito la situazione nella Striscia di Gaza come un "genocidio", chiedendo apertamente la sospensione dell'accordo tra l'Unione Europea e Israele. La sua presa di posizione, giunta in un momento di grande difficoltà per la popolazione civile palestinese, ha acceso un acceso dibattito tra i leader europei.
BROltreoceano, l'ex Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha alimentato ulteriormente il clima di tensione con affermazioni riguardanti i media americani. Attraverso i suoi canali social, Trump ha dichiarato che "si vocifera" di imminenti licenziamenti al New York Times e alla CNN, attribuendoli alla diffusione di "storie false" sull'Iran. Queste accuse, per ora prive di conferme ufficiali, hanno scatenato una dura reazione da parte dei giornalisti e delle testate coinvolte, che respingono con forza le accuse di disinformazione.
BRNel frattempo, dall'Iran giungono dichiarazioni del leader supremo, l'Ayatollah Ali Khamenei, il quale ha affermato che "gli Usa hanno ricevuto un sonoro schiaffo". Le sue parole, pronunciate in un contesto di crescenti tensioni regionali, sono state interpretate come un riferimento agli attacchi subiti dalle basi statunitensi in Iraq e Siria, attribuiti a milizie filo-iraniane. La situazione resta estremamente fluida e potenzialmente esplosiva, con il rischio di un'escalation del conflitto sempre più concreto.
BRAnalisti politici e osservatori internazionali sottolineano la necessità di un immediato cessate il fuoco a Gaza e di un dialogo costruttivo tra tutte le parti coinvolte per evitare un ulteriore deterioramento della situazione. Le dichiarazioni di Sánchez, Trump e Khamenei, seppur provenienti da contesti diversi, dimostrano quanto la questione mediorientale sia complessa e delicata, e come le posizioni dei leader mondiali possano influenzare gli equilibri geopolitici globali.
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