Medio Oriente: escalation e reazioni. Khamenei esulta.
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Sánchez al Consiglio Europeo: Accuse di Genocidio a Gaza e Richiesta di Sospensione dell'Accordo con Israele
Bruxelles, [Data corrente] - Il Presidente del Governo spagnolo, Sánchez, ha acceso i toni al Consiglio Europeo odierno, definendo la situazione a Gaza un vero e proprio "genocidio". La sua presa di posizione, particolarmente dura, si è focalizzata sulla necessità di riconsiderare i rapporti tra l'Unione Europea e Israele, arrivando a chiedere formalmente la sospensione dell'accordo di associazione UE-Israele. Secondo il premier spagnolo, l'attuale escalation di violenza e le continue violazioni del diritto internazionale umanitario rendono insostenibile il mantenimento di un accordo che, di fatto, legittima le azioni del governo israeliano.
La richiesta di Sánchez ha immediatamente diviso i leader europei. Mentre alcuni paesi hanno espresso sostegno, seppur cauto, alla linea spagnola, altri si sono mostrati più restii, sottolineando l'importanza di mantenere aperti i canali diplomatici con Israele. La discussione, particolarmente accesa, è ancora in corso e non è chiaro se la proposta di sospensione dell'accordo verrà messa ai voti. Fonti interne al Consiglio Europeo parlano di una possibile mediazione, con la Commissione incaricata di valutare possibili "clausole di condizionalità" legate al rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale da parte di Israele.
Parallelamente, da Teheran giungono dichiarazioni del leader supremo iraniano, Khamenei, che si è congratulato per quella che ha definito una "vittoria". Sebbene non esplicito nel riferimento, il plauso sembra indirizzato alle azioni di Hamas e di altre milizie palestinesi. Queste dichiarazioni, inevitabilmente, contribuiscono ad aumentare la tensione già altissima nella regione. Ulteriori dettagli sulla posizione di Sánchez sono disponibili online. Il dibattito in Europa resta acceso, e il futuro delle relazioni UE-Israele appare incerto.
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