NATO: il braccio di ferro con Trump fa guadagnare punti a Sánchez in Spagna.
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Sánchez cavalca l'onda anti-Trump: Un'ancora di salvezza tra scandali e amnistia
Madrid - In un momento di forte turbolenza politica, segnato da scandali di corruzione che minacciano il Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE) e da crescenti tensioni interne, il Presidente del Governo spagnolo sta trovando una sponda inattesa nelle frizioni internazionali, in particolare nello scontro con l'ex Presidente degli Stati Uniti alla NATO. L'accusa di quest'ultimo, che ha ventilato scenari di mancato supporto militare in caso di attacco, ha paradossalmente compattato il fronte progressista in Spagna, offrendo a Sánchez un'opportunità per rafforzare la propria immagine di leader capace di difendere gli interessi nazionali.
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La destra, inizialmente pronta a cavalcare l'onda degli scandali per indebolire il governo, si trova ora in una posizione delicata. Le dichiarazioni del tycoon americano hanno infatti sollevato un'ondata di indignazione trasversale, costringendo i leader del Partito Popolare e di Vox a moderare le critiche per evitare di apparire allineati con posizioni percepite come una minaccia alla sicurezza europea e, di conseguenza, spagnola. Questo brusco cambio di scenario ha temporaneamente offuscato le accuse di corruzione, permettendo a Sánchez di respirare.
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A contribuire a questo delicato equilibrio politico si aggiunge la recente approvazione, da parte del Tribunale Costituzionale, della legge di amnistia per gli indipendentisti catalani. Questa decisione, pur controversa, rappresenta un ulteriore elemento a favore del leader del PSOE, che può ora presentarsi come garante della stabilità istituzionale e della distensione dei rapporti con la Catalogna. Sebbene la legge continui a generare dibattiti e contestazioni, la sua approvazione consolida la posizione del governo, offrendo un'alternativa al conflitto per la gestione della crisi catalana.
BR
In sintesi, il momento è complesso: da un lato, i persistenti scandali di corruzione rappresentano una minaccia concreta alla tenuta del governo. Dall'altro, la reazione interna alle esternazioni dell'ex Presidente USA e l'approvazione dell'amnistia offrono a Sánchez un'inattesa boccata d'ossigeno, permettendogli di consolidare il sostegno dei progressisti e di navigare, almeno per ora, le acque agitate della politica spagnola. La domanda resta aperta su quanto a lungo questa strategia potrà rivelarsi efficace.
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