Trump e Ue, nuova proposta sui dazi: soglia al 10%? Il 9 luglio a rischio

Trump e Ue, nuova proposta sui dazi: soglia al 10%?  Il 9 luglio a rischio

La Nuova Offerta USA Fa Tremare Bruxelles: Luglio non è più una data certa

La tensione tra Stati Uniti e Unione Europea sale alle stelle in vista del Consiglio Europeo.
Una nuova offerta americana è arrivata a Bruxelles, ma la strada per un accordo commerciale sembra ancora irta di ostacoli. La Casa Bianca ha ammesso la possibilità di una proroga della scadenza di luglio, inizialmente fissata come D-day per una risoluzione della disputa sui dazi. Questa dichiarazione arriva a seguito di una controproposta di Trump che prevede una soglia del 10% sui dazi, un'offerta che potrebbe rivelarsi insufficiente per placare le ire dell'Unione Europea.
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha espresso preoccupazione per la situazione, sottolineando l'importanza di raggiungere un accordo rapido e vantaggioso per l'Europa. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato che l'Italia monitora attentamente la situazione e si coordina strettamente con i partner europei per tutelare gli interessi nazionali. Il Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, si è detta pronta ad affrontare le sfide, ribadendo la determinazione dell'UE a difendere i propri interessi e a ricercare una soluzione equilibrata.
Intanto, il presidente del partito Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha espresso preoccupazione per le possibili ripercussioni sull'economia italiana, sottolineando la necessità di una strategia europea unita e decisa. Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, si è detto fiducioso che si possa raggiungere un accordo soddisfacente per tutte le parti coinvolte, ma ha anche avvertito che l'UE è pronta a reagire con contromisure in caso di mancato accordo. "Senza un accordo equo - ha dichiarato Berlusconi - l'UE è pronta a rispondere con misure adeguate a proteggere i suoi interessi".
A complicare ulteriormente il quadro, l'accordo commerciale siglato tra Stati Uniti e Cina. Questa intesa, i cui dettagli rimangono ancora parzialmente oscuri, potrebbe influenzare le dinamiche negoziali tra Stati Uniti ed Europa, rendendo ancora più incerto l'esito dei colloqui. La situazione rimane dunque estremamente fluida e l'attesa per i prossimi sviluppi è palpabile. Il "D-day" del 9 luglio potrebbe slittare, ma la pressione per trovare una soluzione resta alta. L'Europa è in allerta, pronta a difendere i propri interessi economici e strategici.

(27-06-2025 09:41)