Ok, ecco un titolo riformulato: **Droga leggera, stop della Consulta all'esecutivo: illegittimo negare pene alternative.**

Ok, ecco un titolo riformulato:

**Droga leggera, stop della Consulta all

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Spaccio di Lieve Entità, la Consulta Affossa il Governo: Niente Più Esclusione Dalla Messa alla Prova

Roma, [Data Odierna] - La Corte Costituzionale ha emesso una sentenza che scuote il panorama giuridico italiano, dichiarando incostituzionale la norma che, due anni or sono, aveva inasprito le pene per il reato di spaccio di lieve entità, precludendo agli imputati la possibilità di accedere alla messa alla prova.

La Consulta, nell'analizzare la questione, ha evidenziato come l'automatica esclusione dalle misure alternative alla detenzione vada a frustrare la funzione premiale del sistema penale e, soprattutto, la vocazione risocializzante che dovrebbe caratterizzare ogni pena. Secondo i giudici costituzionali, la rigidità introdotta dalla legge, voluta dal governo precedente, impedisce una valutazione individualizzata della posizione del reo, ostacolando percorsi di reinserimento sociale potenzialmente efficaci.

La decisione della Corte Costituzionale apre ora a nuove prospettive per gli imputati di spaccio di lieve entità, che potranno nuovamente beneficiare della messa alla prova, un istituto che prevede lo svolgimento di lavori di pubblica utilità e l'adesione a programmi di recupero. Questa possibilità, secondo molti esperti, rappresenta un'opportunità per ridurre il sovraffollamento carcerario e per favorire un approccio più costruttivo alla giustizia penale.

Le implicazioni della sentenza si estendono oltre il singolo caso, ponendo l'accento sulla necessità di riconsiderare le politiche penali che privilegiano l'inasprimento delle pene a scapito di percorsi di recupero e di reinserimento sociale. La sentenza potrebbe aprire un dibattito più ampio sull'efficacia delle misure punitive e sulla necessità di investire in strategie di prevenzione e di riabilitazione.

Per approfondire il tema delle misure alternative alla detenzione, si può consultare il sito del Ministero della Giustizia.

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(01-07-2025 16:57)