Hamas apre alla tregua: segnali di distensione dal Medio Oriente, fonti giornalistiche.

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Netanyahu sotto contestazione a Nir Oz mentre si profilano colloqui USA-Iran a Oslo
Nir Oz, Israele - La visita del Primo Ministro Benjamin Netanyahu a Nir Oz, una delle comunità israeliane devastate dagli attacchi del 7 ottobre, è stata accolta da vive proteste. Residenti e familiari delle vittime hanno espresso la loro frustrazione per la gestione della crisi e la lentezza nella negoziazione del rilascio degli ostaggi. La tensione era palpabile, con manifestanti che chiedevano a gran voce un cambio di leadership e un accordo immediato per la liberazione dei prigionieri.
Nel frattempo, fonti mediatiche riportano che Oslo potrebbe ospitare prossimamente colloqui indiretti tra Stati Uniti e Iran. L'obiettivo sarebbe quello di allentare le tensioni regionali e discutere il programma nucleare iraniano. La notizia, se confermata, rappresenterebbe un significativo passo avanti diplomatico, anche se le aspettative rimangono caute.
La situazione a Gaza resta drammatica. Secondo fonti mediche locali, 94 persone hanno perso la vita nelle ultime ore, con un tragico episodio che ha visto 45 vittime mentre erano in fila per ricevere aiuti alimentari. Le circostanze esatte dell'incidente sono ancora oggetto di indagine, ma testimoniano la disperata carenza di cibo e risorse nella Striscia.
Sul fronte diplomatico, si registra una "risposta positiva" da parte di Hamas alla nuova bozza di tregua proposta dai mediatori internazionali. I dettagli della proposta non sono stati resi pubblici, ma si spera che possano portare a un cessate il fuoco temporaneo e allo scambio di prigionieri, aprendo la strada a negoziati più ampi per una soluzione duratura del conflitto. La comunità internazionale guarda con attenzione, sperando in una svolta che possa alleviare le sofferenze della popolazione civile e scongiurare un'ulteriore escalation.
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