Roma devastata: "Non riconoscevo più la mia abitazione"

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Esplosione a Roma: Contributo Privato e Pubblico in Campo per la Ricostruzione, Diossina in Calo
Roma - L'onda d'urto provocata dalla violenta deflagrazione al distributore di GPL nella zona di Roma sta lasciando dietro di sé uno scenario di devastazione. Molte abitazioni sono state danneggiate, e i residenti si trovano ora a fare i conti con vetri infranti, crepe nei muri e, in alcuni casi, danni strutturali più seri.
La domanda che serpeggia tra i cittadini è chi si farà carico dei costi di riparazione e ricostruzione. Al momento, sono al vaglio diverse ipotesi, tra cui un contributo congiunto tra assicurazioni private, fondi comunali e regionali, e possibili interventi da parte dello Stato. Le autorità locali stanno lavorando per predisporre un censimento dei danni e definire le procedure per l'accesso ai fondi di sostegno.
BRNel frattempo, l'ARPA Lazio continua a monitorare la qualità dell'aria. Le prime rilevazioni avevano evidenziato un picco di diossina, sostanza tossica rilasciata durante la combustione, ma fortuntamente i livelli sono in costante diminuzione e si stanno avvicinando ai valori di sicurezza.
BRLe indagini sulle cause dell'esplosione proseguono a ritmo serrato. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica dell'incidente per accertare eventuali responsabilità e scongiurare il ripetersi di simili tragedie. "È stato uno shock tornare a casa e trovarla così", ha dichiarato un residente, descrivendo lo stato d'animo di molti che hanno visto le proprie abitazioni compromesse. La speranza è che si possa tornare al più presto alla normalità, con il sostegno di tutti e la garanzia di sicurezza per il futuro.
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