Ecco un titolo riformulato: **Hezbollah sfida il Libano: "Le armi non si toccano"**

Ecco un titolo riformulato:

**Hezbollah sfida il Libano: "Le armi non si toccano"**

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Libano: Hezbollah ribadisce, "Finché Israele non si ritira, non deponiamo le armi e non cessiamo gli attacchi"

Beirut, Libano - La tensione al confine tra Libano e Israele rimane altissima. Hezbollah ha rilasciato una dichiarazione inequivocabile, ribadendo che non cesserà le operazioni militari e non deporrà le armi fino a quando Israele non si ritirerà completamente dai territori contestati. L'annuncio giunge in un momento di crescente preoccupazione internazionale per l'escalation del conflitto.

La posizione di Hezbollah, espressa chiaramente da un portavoce del gruppo, è che le azioni militari sono una risposta diretta alla presenza israeliana e alle presunte violazioni della sovranità libanese. "La nostra resistenza continuerà fino a quando l'ultima porzione di terra libanese occupata non sarà liberata," ha dichiarato il portavoce durante una conferenza stampa nella giornata di oggi. "Non accetteremo compromessi su questo punto."

La situazione è ulteriormente complicata dalle diverse interpretazioni dei confini e dalle rivendicazioni territoriali incrociate tra i due paesi. Il governo libanese, pur riconoscendo il diritto alla resistenza, ha più volte sollecitato Hezbollah a coordinare le proprie azioni con le forze armate regolari, al fine di evitare un'escalation incontrollata. Tuttavia, queste richieste sembrano finora inascoltate.

Le conseguenze di questo persistente conflitto sono gravi per la popolazione civile, con frequenti scambi di fuoco che causano sfollati e danni alle infrastrutture. La comunità internazionale continua a chiedere un cessate il fuoco immediato e l'avvio di un dialogo costruttivo per risolvere le dispute territoriali e garantire la stabilità nella regione. Un accordo di pace duraturo sembra, al momento, un obiettivo ancora lontano.

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(06-07-2025 15:21)