Srebrenica: 30 anni dopo, il dolore delle famiglie dei dispersi

Il massacro di Srebrenica: 30 anni dopo, la ricerca dei dispersi continua
Srebrenica, 11 Luglio 2023 - Trent'anni dopo il genocidio, le ferite di Srebrenica continuano a sanguinare. Mentre il mondo ricorda il terribile massacro di oltre 8.000 musulmani bosniaci, le famiglie delle vittime sono ancora impegnate in una lotta silenziosa, straziante: la ricerca e la sepoltura dei resti dei loro cari. Centinaia di corpi, frammenti ossei e resti umani vengono ancora ritrovati nelle fosse comuni sparse nella regione, a testimonianza dell'orrore perpetrato nel luglio del 1995.
L'Istituto per i dispersi in Bosnia ed Erzegovina lavora incessantemente, con l'ausilio di esperti internazionali di antropologia forense, per identificare i resti e restituirli alle famiglie. Un lavoro meticoloso e doloroso, che richiede anni di analisi del DNA e confronti con i dati genetici dei familiari. Ogni nuova identificazione porta con sé un barlume di speranza, ma anche un rinnovato dolore per la perdita e per la violenza subita.
"Non ci arrenderemo finché non avremo ritrovato tutti i nostri cari", afferma Munira Subašić, presidente dell'Associazione delle madri di Srebrenica e Žepa, un'organizzazione che da decenni lotta per la giustizia e per la verità sulla strage. La sua voce, carica di emozione e di determinazione, risuona come un monito alla memoria collettiva.
La commemorazione del 30° anniversario del genocidio ha visto la partecipazione di numerose personalità internazionali, tra cui rappresentanti delle istituzioni europee e di organizzazioni per i diritti umani. Un'occasione per ricordare le vittime e rinnovare l'impegno a contrastare ogni forma di genocidio e crimine contro l'umanità. Ma per le famiglie dei dispersi, la commemorazione è anche un momento di riflessione e di lotta continua per la dignità dei loro cari, per un futuro in cui il ricordo di Srebrenica non sia solo un monito del passato ma anche un faro per un futuro di pace e giustizia.
La ricerca continua, un processo lento e faticoso che richiede pazienza, risorse e una grande forza d'animo. La speranza, nonostante il passare degli anni, non si spegne. La lotta per la verità e la giustizia per le vittime del genocidio di Srebrenica prosegue, sostenuta dalla tenacia delle famiglie che rifiutano di dimenticare e di tacere.
Per maggiori informazioni sul lavoro dell'Istituto per i dispersi in Bosnia ed Erzegovina, è possibile visitare il sito web https://www.imo.ba/ (in inglese e bosniaco).
(