"Sinner e l'antidoping: la gioia di Wimbledon è stata doppia"
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Sinner: "Sospensione? Un incubo, ma Wimbledon un trionfo ancora più dolce"
Londra, Regno Unito - Jannik Sinner, fresco vincitore a Wimbledon, è tornato a parlare ai microfoni della BBC del periodo più buio della sua carriera: la sospensione per presunta violazione delle norme antidoping. Un momento che, a suo dire, lo ha segnato profondamente, ma che gli ha anche dato una motivazione extra per tornare più forte di prima.
"Sono stati mesi incredibilmente stressanti," ha confessato Sinner durante l'intervista. "Ogni giorno era una battaglia, non solo sul campo, ma soprattutto dentro di me. Dubbi, incertezze... era difficile mantenere la concentrazione. Il sostegno della mia famiglia e del mio team è stato fondamentale."
Il campione italiano ha sottolineato come la vittoria a Wimbledon, arrivata dopo quel periodo così difficile, abbia avuto un sapore ancora più speciale. "Aver vinto Wimbledon dopo tutto quello che è successo, è stata un'emozione indescrivibile. Quasi una liberazione. Ho festeggiato ancora di più, sapendo di aver superato un ostacolo enorme."
Sinner ha poi ribadito il suo impegno per un tennis pulito e trasparente. "Sono sempre stato un sostenitore della lotta al doping e continuerò ad esserlo. La mia vittoria è la prova che si può arrivare in alto con il duro lavoro e il talento, senza scorciatoie."
La vicenda della sospensione, conclusasi con la sua completa assoluzione, ha lasciato delle cicatrici. Ma Sinner sembra aver trasformato la negatività in energia positiva, dimostrando una maturità e una forza mentale impressionanti.
I suoi prossimi impegni lo vedranno protagonista nei tornei americani di preparazione agli US Open, dove cercherà di confermare il suo ottimo stato di forma e, perché no, puntare a un altro prestigioso titolo.
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