Omicidio di Garlasco: Chiara, fiducia fatale? Test del DNA su cerchia di amici e familiari.

Omicidio di Garlasco, la Procura stringe il cerchio: disposti nuovi prelievi del DNA
Garlasco, Alessandria - A distanza di anni dal tragico omicidio di Chiara Poggi, l'inchiesta riprende vigore. La Procura di Pavia ha disposto nuovi prelievi di campioni biologici, nello specifico tamponi salivari per l'analisi del DNA, a una cerchia ristretta di persone. Si tratta di soggetti che, all'epoca dei fatti, intrattenevano rapporti di conoscenza, anche superficiale, con la vittima.
La decisione è stata presa nell'ambito dell'incidente probatorio, la cui nuova udienza è fissata per il prossimo 23 luglio. Gli inquirenti sembrano concentrarsi sulla ricostruzione degli ultimi istanti di vita di Chiara, cercando di stabilire con certezza chi abbia avuto accesso all'abitazione quel tragico giorno. Una delle ipotesi investigative più accreditate è che Chiara conoscesse il suo aggressore, avendogli aperto la porta di casa senza esitazione.
Fonti investigative confermano che l'obiettivo è quello di comparare i profili genetici estrapolati dai reperti repertati sulla scena del crimine con quelli dei soggetti sottoposti a prelievo. Le indagini si concentrano su elementi minimi, alla ricerca di una traccia biologica che possa finalmente far luce sull'identità del colpevole.
Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha espresso preoccupazione per la delicatezza della vicenda, sottolineando come "questioni di questo tipo, se non gestite con la massima cautela e professionalità, rischiano di finire male".
La comunità di Garlasco resta in attesa di sviluppi, sperando che questa nuova fase dell'indagine possa finalmente portare alla verità e alla giustizia per Chiara Poggi e la sua famiglia.
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