**Caso Cambridge Analytica: Zuckerberg si accorda e scampa maxi-causa.**

**Caso Cambridge Analytica: Zuckerberg si accorda e scampa maxi-causa.**

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Zuckerberg evita il processo da 8 miliardi: Patteggiamento nell'affaire Cambridge Analytica

San Francisco, California - In una svolta inaspettata, il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, ha raggiunto un accordo con gli azionisti che lo avevano citato in giudizio insieme ad altri dirigenti per il presunto mancato controllo nella vicenda di Cambridge Analytica. L'accordo, il cui ammontare preciso rimane confidenziale, evita un processo che si preannunciava lungo e costoso, con una potenziale esposizione per Zuckerberg e altri leader aziendali fino a 8 miliardi di dollari.

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La causa, intentata da un gruppo di azionisti, accusava Zuckerberg e il team dirigenziale di aver violato i loro doveri fiduciari consentendo la massiccia raccolta e l'utilizzo improprio dei dati di milioni di utenti Facebook da parte di Cambridge Analytica. Questo scandalo, emerso nel 2018, aveva scosso la fiducia nel gigante dei social media e sollevato serie preoccupazioni sulla privacy degli utenti.

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L'accordo raggiunto, secondo fonti vicine alla vicenda, prevede un significativo risarcimento finanziario da parte di Meta Platforms (la società madre di Facebook) agli azionisti. Pur ammettendo di aver commesso errori, Zuckerberg e gli altri dirigenti hanno sempre negato di aver agito in malafede. Questo patteggiamento rappresenta un tentativo di voltare pagina e concentrarsi sulle nuove sfide che attendono l'azienda, tra cui lo sviluppo del metaverso e le crescenti pressioni normative in materia di privacy.

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Gli esperti legali ritengono che l'accordo sia vantaggioso per entrambe le parti. Per Meta, evita un processo pubblico potenzialmente dannoso per la reputazione e costoso in termini di spese legali. Per gli azionisti, garantisce un risarcimento concreto e immediato, seppur inferiore a quanto inizialmente richiesto. Resta da vedere quali saranno le ripercussioni a lungo termine di questa vicenda sulla percezione pubblica di Facebook e sulla fiducia degli utenti nei confronti dei social media.

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Il caso Cambridge Analytica ha innescato un dibattito globale sulla responsabilità delle piattaforme social nella protezione dei dati degli utenti e sulla necessità di una maggiore regolamentazione del settore.

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(18-07-2025 03:02)