Iran: Ultimatum da Francia, Germania e Gran Bretagna sul nucleare

Pizzaballa a Gaza dopo il raid alla parrocchia: solidarietà e tensioni
Un'ondata di preoccupazione internazionale ha investito la striscia di Gaza dopo il raid che ha colpito una parrocchia cristiana.Il Custode di Terra Santa, Fra Francesco Patton, si è espresso con fermezza condannando l'accaduto e chiedendo chiarezza sulle responsabilità.
In questo scenario complesso, il Patriarca greco ortodosso di Gerusalemme, Teofilo III, si è recato a Gaza insieme all'Arcivescovo Pizzaballa per esprimere vicinanza alla comunità colpita. La presenza congiunta dei due leader religiosi è un segnale importante di unità e solidarietà in un momento di grande fragilità.
L'episodio si inserisce in un contesto geopolitico già molto teso, segnato dal conflitto israelo-palestinese e dalle crescenti tensioni con l'Iran.
La visita di Pizzaballa e del Patriarca Teofilo III a Gaza assume quindi un significato ancora più profondo, rappresentando un appello alla pace e alla tutela dei diritti umani in una regione martoriata dalla violenza.
Intanto, sul fronte del programma nucleare iraniano, la pressione internazionale si fa più stringente.
I ministri degli Esteri di Francia, Germania e Gran Bretagna hanno lanciato un ultimatum a Teheran, minacciando la riattivazione delle sanzioni internazionali se non si raggiungerà un accordo entro la fine dell'estate. La premier estone Kaja Kallas ha confermato un accordo in tal senso entro la fine dell'estate.
Questa decisione, annunciata congiuntamente, dimostra la determinazione delle potenze europee a contrastare l'ambizione nucleare iraniana, un fattore di instabilità nella già delicata situazione mediorientale.
La situazione a Gaza rimane critica, con la comunità internazionale chiamata a vigilare attentamente e a promuovere ogni iniziativa di pace e dialogo. La visita di Pizzaballa e del Patriarca Teofilo III rappresenta un'importante testimonianza di speranza in un momento di profonda sofferenza per il popolo palestinese. La pressione internazionale sull'Iran, invece, evidenzia la complessità del quadro geopolitico e la necessità di soluzioni diplomatiche per evitare una pericolosa escalation.
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