**Stretta sui dazi: Confindustria lancia l'allarme. A rischio l'export USA con tariffe al 30%.**

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**Tensioni Commerciali Transatlantiche: Scadenza Incombente e Nuove Alleanze**
La data del 1 agosto si profila come un momento cruciale per le relazioni commerciali tra Stati Uniti ed Europa. Il Segretario al Commercio statunitense ha ribadito la natura *vincolante* della scadenza, intensificando la pressione su Bruxelles. La questione principale riguarda i dazi e le contro-misure che potrebbero scattare, con conseguenze potenzialmente significative per l'economia globale.
Berlino sembra ammorbidire la sua posizione, aprendo alla possibilità di utilizzare uno ACI, lo strumento anti-coercizione, per rispondere a eventuali azioni unilaterali da parte degli Stati Uniti. Questo segnale indica una volontà di dialogo, seppur con una determinazione a difendere gli interessi europei.
Il Ministro Fitto ha dichiarato che "L'Europa lavora attivamente per un'intesa", sottolineando l'impegno a trovare una soluzione negoziale che eviti l'escalation delle tensioni. Parallelamente, l'Italia e l'Unione Europea stanno esplorando vie per rafforzare i rapporti commerciali con partner strategici come Giappone e Cina, diversificando le fonti di approvvigionamento e i mercati di sbocco.
Tuttavia, i negoziati si preannunciano complessi e in salita. Confindustria ha lanciato un allarme, avvertendo che "Dazi al 30% sarebbero insostenibili" e che l'export statunitense verso l'Italia "si dimezzerebbe" in uno scenario simile. L'associazione degli industriali sottolinea la necessità di un approccio pragmatico e basato sul dialogo, evitando misure punitive che danneggerebbero entrambe le parti.
Le prossime settimane saranno decisive per capire se si potrà scongiurare una vera e propria guerra commerciale. L'incertezza resta alta e le conseguenze per le imprese e i consumatori sono tutt'altro che trascurabili.
Rimaniamo in attesa di aggiornamenti.
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