**Milano: Sala replica in aula, "Trasparenza totale, agito per il bene comune".**
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Tempesta a Milano: Marcora (FdI) sfida le accuse, Tancredi si dimette e Sala si difende
MILANO - La politica milanese è scossa da un terremoto giudiziario che ha portato alla luce una maxi-inchiesta con ben 74 indagati e la richiesta di 6 arresti per accuse pesanti di corruzione e falso. L'assessore Tancredi ha annunciato le sue dimissioni, accolto in Sala Brigida da abbracci e commozione, mentre il consigliere Marcora (FdI) ha rilasciato dichiarazioni forti: "Non c'è modo di destabilizzarmi. Sono tranquillo e pronto a collaborare con la giustizia". Marcora ha respinto con fermezza ogni accusa, definendole infondate e strumentali.
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Il sindaco Sala, intervenuto in Consiglio Comunale, ha ribadito la sua estraneità ai fatti e ha difeso il suo operato: "Ho le mani pulite e ho sempre fatto tutto nell'interesse dei cittadini". Sala ha promesso massima trasparenza e piena collaborazione con le autorità inquirenti per fare chiarezza sulla vicenda. Ha poi aggiunto che si considera parte lesa.
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Le indagini, condotte dalla Procura, si concentrano su presunte irregolarità in appalti pubblici e concessioni edilizie. Al centro dell'inchiesta ci sarebbero scambi di favori e tangenti tra funzionari pubblici e imprenditori. La situazione rimane in evoluzione, con la Procura che sta vagliando una mole considerevole di documenti e testimonianze.
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Il dibattito politico è infuocato, con l'opposizione che chiede le dimissioni dell'intera giunta e il Partito Democratico che difende l'operato del sindaco Sala. La vicenda rischia di avere pesanti ripercussioni sulla prossima campagna elettorale.
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