Bertolucci esalta Sinner: "A Toronto ha giocato alla grande, i suoi detrattori non sanno di tennis. I Masters 1000? Roba da riscaldamento per lui."

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Sinner, l'erede designato? Bertolucci: "I Masters 1000 sono il suo allenamento"
L'eco della vittoria di Jannik Sinner a Toronto risuona ancora forte nel mondo del tennis, e le voci degli esperti si alzano unanimi nel tesserne le lodi. Corrado Barazzutti, campione di Davis nel '76, non ha dubbi: "Jannik ha una programmazione da numero uno del mondo, com’era per Federer, Nadal e Djokovic. I Masters per lui ormai sono tornei che preparano agli Slam". Parole che pesano come macigni, soprattutto se pronunciate da un'icona del tennis italiano.BRBarazzutti sottolinea come la gestione della stagione del giovane altoatesino sia improntata alla massimizzazione della performance nei tornei più importanti. La vittoria a Toronto, quindi, non è solo un trofeo in più in bacheca, ma la conferma di una strategia vincente.BRAnche Paolo Bertolucci, altra figura storica del tennis italiano, si schiera apertamente dalla parte di Sinner: "Bravo Sinner su Toronto, chi critica non capisce. Per lui i 1000 sono solo allenamenti". Una dichiarazione che suona come una difesa nei confronti di chi, forse, si aspettava un exploit ancora maggiore prima di questo momento.BRBertolucci sembra voler smorzare la pressione attorno al giovane campione, ricordando che la sua crescita è un processo continuo e che ogni torneo è un'occasione per affinare ulteriormente il proprio gioco. L'obiettivo principale, ribadisce, è arrivare al top della forma negli Slam.BRQueste dichiarazioni arrivano in un momento cruciale della stagione tennistica, con gli US Open alle porte. L'attesa per vedere Sinner all'opera sul cemento americano è palpabile, e le parole di Barazzutti e Bertolucci non fanno altro che accrescere le aspettative. Riuscirà Jannik a confermare le previsioni degli esperti e a compiere un ulteriore passo verso la consacrazione definitiva?```(