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Bombe su Kiev: "Ormai siamo abituati", la metropolitana rifugio per i cittadini
Kiev - L'aria vibra ancora per le esplosioni. Sirene che squarciano la notte, seguite dal boato sordo delle bombe. Una scena che, purtroppo, si ripete con frequenza allarmante in questi mesi. E, di fronte all'ennesimo attacco russo, i cittadini di Kiev sono costretti a cercare rifugio nei sotterranei della città, trasformando le stazioni della metropolitana in improvvisati dormitori.
La stazione Lukianivska, danneggiata dai raid, è uno di questi rifugi. Un luogo dove la paura si mescola alla rassegnazione, e dove la solidarietà diventa l'unica arma per affrontare l'incertezza.
"Ormai siamo abituati", racconta una residente, mentre accarezza il suo cane, visibilmente spaventato. "Io, mio marito e lui ci siamo stabiliti qui. La vita ci ha insegnato come comportarci. Non è facile, ma dobbiamo farci forza".
Le immagini che giungono da Kiev sono strazianti: bambini che dormono avvolti in coperte, anziani che pregano, famiglie intere ammassate in spazi ristretti. La metropolitana, normalmente luogo di transito e frenesia, si è trasformata in un simbolo di resistenza e resilienza.
"È stato spaventoso", confida un giovane, con lo sguardo perso nel vuoto. "Sentire le bombe cadere così vicine... non si può descrivere. Ma siamo vivi, e questo è ciò che conta".
Nonostante la paura e la sofferenza, i cittadini di Kiev continuano a dimostrare una forza d'animo incredibile. Un esempio di coraggio e determinazione che non può lasciare indifferenti. Restiamo in attesa degli sviluppi.
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