Gaza: raid su campo profughi, vittime tra i civili.

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Teheran: Nucleare, Orgoglio Nazionale. Chiusura (Per Ora) a Colloqui Diretti con gli USA
Teheran – La tensione in Medio Oriente rimane palpabile. Fonti governative iraniane hanno ribadito con forza che il programma nucleare del paese è una questione di "orgoglio nazionale". La dichiarazione giunge in un momento critico, caratterizzato da un’escalation verbale con gli Stati Uniti e da accuse reciproche di destabilizzazione regionale. Per il momento, Teheran sembra chiudere la porta a colloqui diretti con Washington, complicando ulteriormente gli sforzi diplomatici volti a ripristinare l'accordo sul nucleare del 2015.
Trump: Nuove Minacce a Impianti Nucleari Iraniani – L’ex Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non ha esitato a rilasciare dichiarazioni che aumentano la preoccupazione internazionale. Affermando che gli Stati Uniti sono pronti a colpire nuovamente gli impianti nucleari iraniani, ha inasprito un clima già rovente. Queste affermazioni hanno sollevato interrogativi sulla strategia della nuova amministrazione statunitense e sulla reale possibilità di un intervento militare.
Amnesty International Chiede Indagine su Israele per Bombardamento Carcere di Evin – Sul fronte dei diritti umani, Amnesty International ha lanciato un appello per un'indagine approfondita sul bombardamento del carcere di Evin, in Iran, definendolo potenzialmente un "crimine di guerra". L’organizzazione umanitaria punta il dito contro Israele, accusandolo di aver preso di mira deliberatamente un’istituzione penitenziaria.
Israele – Hamas: Carri Armati Sparano Contro Tende di Sfolati. Bilancio Tragico: 13 Morti – La situazione a Gaza rimane drammatica. Secondo fonti locali, carri armati israeliani avrebbero aperto il fuoco contro tende dove dormivano sfollati palestinesi, causando la morte di almeno 13 persone. L’incidente, se confermato, getterebbe un’ombra ancora più cupa sul conflitto in corso e alimenterebbe ulteriormente le tensioni regionali.
La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione, temendo un’ulteriore escalation che potrebbe avere conseguenze devastanti per la stabilità dell’intera regione. La diplomazia è chiamata a un impegno straordinario per disinnescare la miccia di una crisi che rischia di sfuggire di mano.
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